Toscana
INDIA, ABBATTUTE 4 DELLE 729 CROCI A MUMBAI. FERMA CONDANNA DEL CARDINALE GRACIAS
Il Brihanmumbai Municipal Corporation (Bmc) di Mumbai giovedì scorso ha iniziato ad abbattere le 729 croci che vuole demolire per ristrutturazione edilizia. Ferma condanna del cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, che definisce ingiusta e illegale l’azione del comune e preannuncia possibili azioni formali. Appena 48 ore prima, . Ma il Bmc ha abbattuto un’edicola religiosa a Hathibaug, Lovelane, Mazgaon (Mumbai). Sono pure state demolite 2 croci a D’Lima Street a Byculla. Gli abitanti di Hathi Baug a Byculla protestano che la croce era legale e che inoltre aveva grande significato anche per gli abitanti non cristiani della zona. Il Bmc dice che la demolizione rientra in un programma di miglioramento di strutture e infrastrutture, che prevede l’eliminazione di luoghi di culto costruiti dopo il 1964 e ritenuti illegali, perché d’intralcio all’ampliamento di strade, miglioramento della viabilità, o costruiti su terreni destinati a servizi pubblici. A seguito delle pacifiche proteste dei cristiani locali, l’ufficio aveva assicurato che non avrebbe demolito strutture precedenti al 1964, ma ha poi subito ripreso, nonostante le prove indicate dai cristiani circa l’epoca delle costruzioni. Ieri pomeriggio i cristiani hanno organizzato un incontro presso Cross Maidan, nella parte sud di Mumbai, con la partecipazione del cardinale Gracias. Il porporato ha manifestato all’agenzia AsiaNews tristezza e frustrazione per un’azione iniqua contraria alla legge e alla pacifica comunità cristiana. L’ufficio comunale ha agito in modo ingiusto e illegale, perché ci aveva assicurato che le croci non sarebbero state demolite. L’altra notte ho visitato il luogo dove la croce sorgeva dal 1936, è stato straziante vedere lo sconforto della nostra gente, anziani e giovani, bambini e famiglie, tutti smarriti davanti alle macerie. La croce demolita era sentita come una protezione da tutti loro. In primo luogo, il Bmc è stato davvero privo di sensibilità ad attaccare gli avvisi [di demolizione] proprio sulle croci, è una denigrazione del nostro simbolo religioso. Gli avvisi invitavano i proprietari a fornire prova della legalità delle croci [ovvero a provare che erano state edificate prima del 1964] entro 48 ore. Inoltre, nel 2003 tutti i relativi documenti sono stati dati al Bmc e non è colpa dei cristiani se l’ufficio non li ritrova. Queste croci sono state costruite da famiglie e per la gran parte sorgono su proprietà private, ma con gli anni sono finite su suolo ritenuto pubblico per tante ragioni, come la creazione di strade abusive. Il Capo Ministro, che ora è fuori Mumbai, mi ha chiamato e si è scusato per le demolizioni, ha detto che aveva dato istruzioni che le croci non fossero abbattute. Lo incontrerò al suo ritorno – ha detto il cardinale Gracias – e gli chiederò che il Bmc ricostruisca le croci, sullo stesso luogo e di uguali dimensioni. E’ ironico che, mentre il Cm si scusava con me, è giunta notizia della demolizione di un’altra croce a Dadar, e così sono 4. Sono stati anche feriti in modo grave i sentimenti religiosi della comunità, e questo non è accettabile. Anche i membri della locale sezione del partito nazionalista indù Bharatiya Janata Party (Bjp), considerano illegale l’azione del comune.