Assiut (Agenzia Fides) – Pare che la questione risalga a due anni fa, quando un fedele copto ortodosso commise un atto sacrilego contro l’islam, suscitando l’ira dei musulmani. Questa persona riferì poi che era stato il suo parroco, appunto p. Daoud Boutros, a istigarlo a commettere quell’atto. Da allora vi è sempre stata tensione tra la comunità copta e quella musulmana: è quanto dice all’Agenzia Fides mons. Kyrillos William, Vescovo Copto cattolico di Assiut, Lycopolis, nell’Alto Egitto, dove nel villaggio di Shotb, è stato ucciso il sacerdote copto ortodosso p. Daoud Boutros. Il parroco è stato ucciso con 22 coltellate ed è stato decapitato. Il corpo è stato scoperto tre giorni dopo l’omicidio, perché la figlia, che vive ad Hourgarda, non riuscendo a mettersi in contatto con il padre, aveva chiesto ad un parente di recarsi nel suo appartamento. I vicini hanno poi riferito di aver sentito le voci di 4 persone che proferivano slogan islamisti dice Mons. William. I giornali hanno ricostruito l’omicidio collegandolo all’episodio accaduto due anni fa. Gli assassini hanno anche svuotato la cassaforte. Il parroco aveva subito delle minacce da un sito Internet islamista che lo accusava di fare proselitismo nei confronti dei musulmani.Ho inviato nove tra sacerdoti e religiosi a portare le condoglianze alla famiglia ed alla comunità del parroco ucciso – continua il Vescovo cattolico di Assiut -. Mi hanno riferito che durante i funerali del parroco vi sono stati momenti di tensione. Qualche giovane ha aggredito il governatore, che era andato a presentare le condoglianze. Il governatore è un’ottima persona che ha sempre cercato di avere buoni rapporti con i cristiani. Anche un musulmano sarebbe stato picchiato. Ho sentito che tra i cristiani vi sono persone che vogliono indire manifestazioni di protesta e per l’abolizione dell’articolo 2 della Costituzione. La situazione quindi rischia di diventare calda. Speriamo che vi siano persone sagge, in tutte le comunità, che operino per la pace dice Mons. William.L’articolo 2 stabilisce che la Sharia (la legge islamica) sia la fonte principale della legislazione. In Egitto, dopo la rivolta dei giovani e le dimissioni di Mubarak, ferve il dibattito sulla riforma delle istituzioni e della Carta Costituzionale. A proposito dell’articolo 2, sia Papa Shenouda III sia i Vescovi cattolici hanno affermato che non è il momento di parlare di una sua revisione dice Mons. William. Si è tenuto la settimana scorsa al Cairo un incontro della gerarchia cattolica durante il quale, come Vescovi, abbiamo detto che non chiederemo mai un’abolizione dell’articolo 2 perché ferirebbe i sentimenti dei musulmani. In seguito chiederemo di aggiungere qualche garanzia per le comunità non musulmane conclude il Vescovo.