Toscana

TERREMOTO IN NUOVA ZELANDA, DA MISSIONARIO APPELLO ALLA PREGHIERA E ALLA SOLIDARIETA’

Christchurch City (Agenzia Fides) – “Palazzi distrutti, autobus colpiti da detriti, gente sotto le macerie, negozi crollati, strade e linee telefoniche interrotte. Gli abitanti del centro si sono diretti all’aperto, verso Hagley Park. Le due famose cattedrali, Anglicana e Cattolica, sono parzialmente distrutte, ma il danno principale è quello riportato dalle persone”: è quanto racconta padre Paul Shannahan, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie nella Nuova Zelanda, che ha lanciato un appello alla preghiera e al sostegno per la città di Christchurch, pervenuto all’Agenzia Fides. Un violento terremoto ha devastato la città, sull’Isola Meridionale della Nuova Zelanda, causando la morte di almeno 65 persone e distruggendo gran parte degli edifici. Il sisma, il peggiore che abbia colpito il Paese in ottant’anni, è stato di 6.3 gradi sulla scala Richter. Finora si calcola che duecento persone potrebbero essere rimaste sotto alle macerie. Nel comunicato diffuso dal Catholic Mission Media Release, padre Paul Shannahan ricorda che “molti erano già traumatizzati dalla scossa registrata lo scorso settembre, ma questa è stata peggiore ed è arrivata nel mezzo della giornata lavorativa e scolastica. E’ stata davvero devastante, i palazzi sono stati gravemente scossi. Centinaia di persone sono rimaste ferite e sotto shock. Migliaia di persone stanno cercando di rientrare nelle loro abitazioni e molti altri lasciano la città. E’ stato dichiarato lo stato di emergenza, esercito e civili sono stati arruolati in aiuto alla polizia e ai vigili del fuoco. Questi ultimi sono impegnati particolarmente in interventi di salvataggio, ci sono molti incendi e poca acqua per spegnerli”. Il Direttore nazionale delle Pom australiane, Martin Teulan, ha reso pubblico un indirizzo email (prayers@catholicmission.org.au) al quale inviare le preghiere di sostegno che verranno poi inoltrate agli abitanti di Christchurch attraverso padre Paul Shanahan.