Tamburi, danze tradizionali e musiche africane, cartelloni, slogan e una forte possibilità che il prossimo Forum sociale mondiale nel 2013 si svolgerà di nuovo Porto Alegre, in Brasile, dove nel 2001 questo grande movimento mondiale della società civile ha avuto inizio. Si chiude così, oggi pomeriggio, davanti alla biblioteca dell’università Cheikh Anta Diop, l’undicesima edizione del Forum sociale mondiale a Dakar. Secondo gli organizzatori il Forum ha avuto una partecipazione maggiore del previsto, circa 45.000 persone, e quasi tutti i Paesi africani erano rappresentati. Superate alcune difficoltà logistiche sull’uso delle sale (negli stessi giorni le aule erano occupate dagli studenti universitari, perché il nuovo rettore, appena eletto, non ha sospeso le lezioni) tutto si è svolto in un clima di attento ascolto, partecipazione e festa. Alcuni spazi di espressione hanno funzionato molto bene, in particolare quelli gestiti da giovani, donne, sindacati, intellettuali, le conferenze di analisi sulla crisi economica e sociale, sulle violenze che attraversano il Maghreb e la Palestina, sulla cooperazione sud-sud. Le violenze che attraversano il Maghreb, con i cambi di dirigenza in Tunisia e forse anche in Egitto affermano gli organizzatori – confermano che le popolazioni possono cambiare la situazione politica. Questi moti hanno certamente un impatto sulla percezione che i cittadini hanno rispetto al proprio potere. Ma proprio la consapevolezza che queste gravi crisi sociali accadono e possono ripetersi ovunque è la prova che il cambiamento è necessario e già in atto. Allo stesso tempo, hanno notato, i moti del Maghreb dimostrano anche un deficit di coordinamento. Sulla località che ospiterà il prossimo Forum mondiale il Brasile ha già espresso la sua disponibilità, ed è sicuramente una delle più forti tra le candidature: la decisione sarà presa collegialmente. A Dakar è stata anche contestata la presenza di alcuni politici, non invitati ufficialmente. Stamattina si è svolta l’ultima sessione delle assemblee, momenti di incontro di attivisti e associazioni su temi comuni. Nell’assemblea sulle migrazioni è stata anche chiesto un maggiore coordinamento delle Chiese africane a sostegno dei migranti, all’interno e all’esterno dell’Africa. Domani e dopodomani il Consiglio internazionale del Forum si riunirà per elaborare le conclusioni.Sir