Le violenze contro i cristiani sono crimini contro l’umanità e di pulizia etnica che non possono essere tollerati ed è quindi compito del Governo assicurare alla giustizia gli esecutori e proteggere i suoi concittadini. E’ quanto si legge in un documento, diffuso pochi giorni fa e riportato oggi dal sito Baghdadhope, della Commissione istituita dal Governo iracheno incaricata di occuparsi della situazione delle minoranze religiose. La Commissione, creata dopo la strage del 31 ottobre nella chiesa di Nostra Signora della Salvezza a Baghdad, riconosce che gli appelli a non lasciare il paese rivolti alle minoranze cristiana e mandea sono vani perché rivolti a persone che ogni giorno sono bersaglio di violenze.Tra le misure suggerite dalla Commissione per fermare questa violenza c’è, innanzitutto, la formazione di un ufficio speciale dipendente dalla Presidenza della Repubblica e dal primo Ministro che decida come operare per proteggere le minoranze e tutelarne gli interessi. Dell’ufficio dovrebbero fare parte esponenti cristiani e mandei che dovrebbero anche essere presenti in un comitato investigativo sulle violenze. Altra misura consigliata è l’invito ai leader islamici di emettere delle fatwa (sentenze) contro l’uccisione di fedeli di altre religioni e l’islamizzazione delle minoranze. I fedeli di queste ultime, si legge nel documento, sono martiri, e per questa ragione le loro famiglie dovrebbero ricevere adeguata compensazione per il lutto subito. La Commissione, infine, invita la Presidenza della Repubblica, il Parlamento e il Premier ad agire conformemente e subito secondo le linee guida suggerite.Sir
