Toscana
FIRENZE: REGIONE TOSCANA, PER CITTÀ METROPOLITANA SPINTA DAL BASSO
(ASCA) – Per realizzare la Città metropolitana fiorentina è auspicabile una spinta dal basso. Lo ha detto l’assessore regionale toscano all’Urbanistica Anna Marson, convocata in audizione dalla commissione affari istituzionali del Comune di Firenze. L’integrazione al Pit relativa al Parco agricolo della Piana e alla qualificazione dell’aeroporto – ha detto l’assessore Marson – che dovrebbe essere proposto al Consiglio regionale entro la fine di febbraio, può essere un’opportunità anche per dare nuovo impulso alla riflessione sull’area metropolitana ed anche sulla Città metropolitana. Per avviare riforme in questo senso è necessaria e auspicabile una forte spinta dal ‘basso’, dai Comuni e dai cittadini. Al presidente della commissione Valdo Spini, che sottolineava il suo timore che la riflessione sull’area metropolitana ‘schiacci’ quella sulla costituzione de lla città metropolitana di Firenze, l’assessore ha risposto che la Regione non ha poteri coercitivi nei confronti degli enti locali ma elabora i suoi strumenti di programmazione interagendo con la progettualità dei territori, ed ha quindi suggerito alla commissione di sfruttare in questo senso i futuri incontri programmatici della Giunta regionale nelle Province di Firenze e Prato. É giusto riflettere su quali possano essere gli strumenti più funzionali a rispondere alle esigenze del territorio – ha detto Marson – tenendo conto del fatto che in Toscana esiste una conurbazione che in maniera più o meno continua si estende da Firenze a Pisa interessando l’intera area pianeggiante centrale, e che i cittadini percepiscono i confini amministrativi più come vincoli formali che sostanziali. Ci sono più dimensioni di area metropolitana, a seconda dei tipi di problemi affrontati, ma è giusto cercare soluzioni conformi alle esigenze dei cittadini, delle imprese, dei servizi, anche se queste non dovessero necessariamente coincidere con la dimensione provinciale.