È stato presentato nella sede della comunità Montana della Valtiberina Toscana il Quinto rapporto provinciale sulle povertà promosso in collaborazione tra Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Provincia di Arezzo e Comunità Montana Valtiberina Toscana. L’idea di produrre un rapporto annuale sui fenomeni delle povertà nel territorio della provincia di Arezzo nacque sette anni fa con l’intento di creare uno strumento conoscitivo e operativo al servizio delle politiche sociali del territorio. Anno dopo anno il Rapporto si è concentrato su una zona socio-sanitaria differente, ed è andato ad analizzare in questa edizione la realtà della Valtiberina.«I numeri presentati in questo Rapporto hanno per noi una grande importanza ha esordito il direttore della Caritas diocesana don Giuliano Francioli – perché oltre a rappresentare dei dati, sono storie di vita, dei volti, riguardano casi e soggetti dimenticati ed esclusi dalla società che per noi invece sono importanti».Nel corso del 2008 sono stati 397 i nuovi utenti registrati presso il Centro di Ascolto diocesano tramite colloquio personalizzato, di cui 261 donne e 136 uomini. Si calcola che questa cifra corrisponda a circa un terzo dei contatti e delle persone che in un anno passano dal CdA Caritas. La fascia di età più numerosa è quella che va dai 30 ai 39 anni con 143 utenti registrati. «Questo aspetto appare molto preoccupante ha spiegato il vicedirettore della Caritas diocesana Andrea Dalla Verde – perché mette in evidenza quanto sia difficile per i così detti giovani/adulti riuscire ad avere una vita regolare ed economicamente tranquilla». In relazione a questa fascia di età, soventi vengono registrati problemi legati all’alcool o al consumo di sostanze stupefacenti ma anche problemi depressivi e ansiolitici. Negli ultimi anni poi, è stato registrato un forte aumento del vizio del gioco d’azzardo (legale e/o illegale) o di nuove dipendenze (in particolare video poker) che oltre a produrre danni psichici e relazionali sono tra i principali fattori dell’impoverimento economico di molte famiglie aretine. La nazionalità italiana è di gran lunga la più registrata (32%), seguita da quella rumena e da quella marocchina. Le principali problematiche riscontrate presso il CdA riguardano problemi economici e occupazionali, problemi familiari e abitativi. Inoltre, si evidenzia come il 66% degli utenti abbia dichiarato di vivere all’interno del nucleo familiare, «Tuttavia il dato che preoccupa di più – ha commentato Walter Nanni, responsabile dell’Ufficio studi di Caritas Italiana – è quello relativo a chi vive solo oppure è separato/divorziato perché ciò comporta una maggiore vulnerabilità e un netto calo delle attività di socializzazione. Anche per quanto riguarda il titolo di studio pur rimanendo preponderante un’educazione media inferiore, è da registrare l’aumento di titoli di studio più qualificanti che però quasi mai si legano a curriculum professionali significativi».Per quello che riguarda il servizio Latte e Pannolini, un servizio unico in Italia, nel corso del 2008 sono stati 184 i bambini che vi hanno avuto accesso. Le famiglie del Bangladesh sono le più numerose con il 25,4% delle presenze, seguono le famiglie marocchine e rumene. Nel 2008 alle 177 famiglie e 184 bambini sono stati erogati 4.843 confezioni di pannolini e 508 confezioni di latte in polvere.Nella Casa di accoglienza «San Vincenzo» sono state 144 le persone ospitate nel corso del 2008 con il 46,5% di presenze italiane e con un incremento di presenze femminili che testimonia come il disagio femminile sia nella nostra società una forma di nuova povertà. Nel servizio Mensa diurna invece, nel 2008 sono stati erogati 14.098 pasti caldi e la presenza italiana supera il 40% del totale. Il servizio alimentare ha previsto anche il rilascio di 249 buoni mensa serali a altrettante persone nominali per un totale di 6.059 cene consumate. Inoltre, il CdA diocesano ha erogato 165 buoni acquisto spendibili presso alcuni supermercati in convenzione e sempre nel 2008 sono stati raccolti e distribuiti 23.036 Kg di prodotti alimentari freschi che sono stati giornalmente consegnati ai servizi mensa della Caritas diocesana e a molte realtà associative del territorio.Per quanto attiene l’impegno sul versante sanitario, nel corso del 2008 sono state effettuate presso l’Ambulatorio medico 697 visite mediche per un totale di circa 250 utenti nominali.La Caritas parrocchiale di Anghiari, ha registrato 105 utenti di cui il 33% di nazionalità marocchina e il 30% di nazionalità italiana. I principali servizi svolti da questa Caritas parrocchiale riguardano il vestiario, i generi alimentari, il latte, i pannolini e i giochi per i neonati. Vengono inoltre fatti interventi per il pagamento di utenze ma anche di affitto e di rate bancarie.Il Terzo Capitolo è composto anche da un Focus tematico sui dati pensionistici rilasciati dall’Inps. Nel 2008 in Valtiberina ci sono stati 13.202 pensionati suddivisi in 5.160 uomini e 8.042 donne. Considerando una popolazione di circa 40 mila abitanti possiamo evidenziare come 1 su 3 viva con la propria pensione. Ben 6.157 pensioni hanno una mensilità compresa tra 250 e 500 euro a testimonianza di quanto sia difficile affrontare gli attuali costi della vita. Inoltre si conteggia che su 13.202 pensioni riconosciute ben 11.119 siano quelle inferiori a 1000 euro. (cs)