Toscana

LEGGE TRASPORTO SANITARIO, COMMISSIONE CONSIGLIO REGIONALE ASCOLTA IL VOLONTARIATO

(ASCA) – Come gestire il budget che verrà dato alle associazioni al posto del rimborso per ogni prestazione; la necessità di valutare le situazioni più disagiate, in cui il volontariato copre il servizio di trasporto sanitario con lunghe percorrenze e in zone poco popolate; la questione della rappresentanza. Sono queste in sintesi le criticità emerse dall’audizione di questa mattina in commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Marco Remaschi (Pd). La commissione, spiega una nota regionale, ha ascoltato i soggetti interessati alla proposta di legge 39, che modifica la disciplina in vigore sul trasporto sanitario per venire incontro ai dettami europei. Sono stati invitati i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliero universitarie toscane, la Confederazione nazionale delle Misericordie, la Compagnia delle Misericordie, l’Associazione nazionale delle Pubbliche assistenze, la Croce rossa italiana, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Da parte dei volontari e degli addetti ai lavori sono stati messi in evidenza i possibili problemi che la nuova legge solleva: come ripartire il budget fra le associazioni, soprattutto tenendo conto di quelle che operano in situazione di svantaggio, come impedire che il budget forfettario possa disincentivare le associazioni dal garantire puntualmente il trasporto di emergenza urgenza, come risolvere tutti quei casi di trasporto sanitario (dai soggetti dializzati a quelli sottoposti a chemioterapia fino ai non deambulanti) che non rientrano nel trasporto sanitario di urgenza, e che quindi non sono ricompresi nella legge. Questo tipo di trasporti, inoltre, è aumentato negli ultimi anni a seguito della riduzione del periodo medio di degenza in ospedale. è stato sottolineato il ruolo preziosissimo che le associazioni di volontariato svolgono in Toscana per garantire servizi di alto livello ai cittadini. “Queste audizioni ci servono per verificare con gli addetti ai lavori se qualcosa, e che cosa, debba essere integrato o cambiato nel nuovo provvedimento – ha spiegato il presidente Remaschi -. L’obiettivo è quello di dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini”.