Toscana

ROSSI SCRIVE A FRATTINI DOPO ATTACCHI A CRISTIANI IN IRAQ: TOSCANA PRONTA AD OSPITARE FERITI

La Toscana è pronta ad ospitare feriti gravi che non possono essere curati e a dare vita a relazioni e scambi tra ospedali toscani e ospedali di Baghdad. Lo scrive il presidente della Regione Enrico Rossi in una lettera inviata al ministro degli Esteri Franco Frattini, in seguito alla serie di attentati che negli ultimi giorni ha colpito i cristiani che vivono in Iraq (la strage del 31 ottobre nella chiesa siro-cattolica di Baghdad ha causato la morte di 53 persone). Al ministro, che nei prossimi giorni andrà in Iraq per evitare l’esecuzione della condanna a morte di Tarek Aziz, il presidente Rossi chiede di individuare, in accordo con la comunità cattolica di Baghdad, le forme più adeguate per un intervento concreto.

Ecco il testo integrale della lettera:«Il mio consigliere per la cooperazione internazionale Massimo Toschi, in occasione della sua partecipazione alla prima assise della cooperazione decentrata italiana in Libano, ha incontrato la sera del 2 novembre a Beirut Mons. Jean Sleiman, arcivescovo latino di Baghdad. Nel colloquio si è parlato dell’ultima strage a Baghdad, che ha colpito la comunità siro/cattolica di quel paese, con più di cinquanta persone uccise e decine di feriti, e che pone drammaticamente la questione della presenza dei cristiani in quel paese e in tutta l’area. Sono convinto che con l’esodo dei cristiani, muoia l’Iraq. E il Medio Oriente e tutto il Mediterraneo possono essere travolti da una stagione di violenza.Per questo non possiamo abbandonare la popolazione irachena e i cristiani che stanno pagando un prezzo altissimo per una guerra ingiustificata e ingiustificabile, nata fuori da ogni legittimazione internazionale.E’ necessario che una solidarietà concreta venga messa in opera, perché tutti in quel paese sentano la nostra amicizia, la nostra vicinanza e la nostra partecipazione a questo tempo così drammatico. L’arcivescovo di Baghdad ha suggerito un intervento umanitario per la cura dei feriti più gravi e un impegno a sostegno degli ospedali cattolici come testimonianza concreta di questa amicizia e vicinanza.La Regione Toscana è disponibile ad accogliere feriti gravi che non possono essere curati e ad avviare relazioni e scambi tra ospedali toscani e ospedali di Baghdad.So che andrai nei prossimi giorni a Baghdad, per evitare l’esecuzione della condanna alla pena capitale di Tarek Aziz, scelta che condivido e apprezzo.In questa circostanza il tuo dialogo autorevole con la comunità cattolica di Baghdad può essere l’occasione per individuare le forme più adeguate di un intervento concreto, che renda visibile la solidarietà del nostro paese nei confronti di quella martoriata realtà.Aspetto le tue proposte, per rendere operative le scelte della Regione Toscana».