Toscana

COLERA HAITI, MONS. AUZA (NUNZIO): TUTTI PREOCCUPATI, GRANDE MOBILITAZIONE

Ad Haiti, colpita in questi giorni da una epidemia di colera che ha provocato finora 259 morti e di 3.342 contagiati, c’è preoccupazione ma soprattutto una “grande mobilitazione” per “evitare la diffusione del virus nei campi di fortuna, dove tuttora vivono più di un milione di sfollati”. Il ministero della sanità haitiano ha chiesto all’ospedale cattolico Saint François de Sales, a Port-au-Prince, nonostante sia stato quasi completamente distrutto dal terremoto “di prepararsi ad un’eventuale emergenza” e di “poter far fronte a mille pazienti”. Lo racconta oggi al SIR mons. Bernardito Auza, nunzio apostolico ad Haiti. “Tutti i casi – precisa – si sono verificati nella zona della Bassa Artibonite, nelle città di Grande Saline e Saint Marc, vicino al delta del fiume Artibonite, le cui acque sono contaminate. La zona si trova a circa 70 km al nord della Capitale Port-au-Prince. Un’altro focolaio dell’epidemia é la cittadina di Mirebalais e dintorni, dove passa lo stesso fiume, a 45 km a nord/nordest di Port-au-Prince”. “Fino a ieri – puntualizza mons. Auza – sono stati accertati cinque casi a Port-au-Prince, ma venivano tutti da Mirebalais. Quindi non si è verificato nessun caso direttamente a Port-au-Prince”. Il nunzio riferisce che, secondo le autorità sanitarie, “di sicuro il virus è entrato ad Haiti da persona o persone provenienti da Paesi dove esiste il colera. Ora stanno indagando su una base militare della missione Onu vicina a Mirebalais”. Il rischio maggiore per il propagarsi dell’epidemia, aggiunge mons. Auza, “è la mancanza quasi totale di acqua potabile. Sicuramente le persone infettate hanno bevuto l’acqua del fiume”. “Siamo tutti preoccupati – racconta mons. Auza -. Una delle persone a servizio nella Nunziatura è tornato oggi dalla zona di Grande Saline, dove si sono verificati la maggior parte dei casi. Un altra persona ha mal di stomaco. Da giorni non mangiamo più insalata, laviamo la frutta con disinfettanti. L’acqua ad Haiti è da sempre è un problema, anche noi la compriamo dai ‘camionisti’, 70 dollari per un camion di 3.000 galloni”.Sir