Gesto irresponsabile e immorale che non aiuta il dialogo interreligioso. Non usano mezzi termini l’arcivescovo caldeo di Kirkuk, mons. Louis Sako e il vicario caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni per condannare l’iniziativa di Terry Jones, pastore di una chiesa indipendente a Gainesville, in Florida, che ha indetto per l’11 settembre, nono anniversario dell’attacco alle torri gemelle, la “Giornata internazionale del Rogo del Corano” invitando i fedeli a bruciare copie del libro sacro dei musulmani. In un messaggio diffuso in occasione di Eid al-Fitr, mons. Sako, nel presentare ai fratelli musulmani di Kirkuk, i migliori auguri, per la fine del Ramadan, condanna l’appello del pastore Terry Jones a bruciare copie del Corano. Condanniamo questo gesto come irresponsabile e immorale, una violenza non solo nei confronti della religione islamica, ma di tutte le religioni. La posizione di questo pastore è individuale e non rappresenta in alcun modo la posizione dei cristiani.Altrettanto ferma è la posizione di mons. Warduni, che, preoccupato che tale gesto possa innescare una ulteriore spirale di violenza contro i cristiani, al sito baghdadhope ha dichiarato di condannare fermamente l’iniziativa di Jones. Noi cristiani crediamo in un mondo di amore perché Dio è amore e quindi mi auguro che la condanna per tale iniziativa sia unanime. Bruciare il Santo Corano può solo portare ad incomprensioni e divisioni tra le religioni ed i popoli mentre invece compito dell’Uomo è unire e non separare, Noi non ci stancheremo mai di predicare la pace e l’amore per Dio e tra tutti gli uomini”.Sir