(ASCA) – La Regione Toscana potrebbe cancellare l’Arsia, l’agenzia regionale per l’agricoltura, che sarà assorbita da un nuovo soggetto, con un risparmio stimato di 3,3 milioni. Lo ha annunciato il presidente Enrico Rossi, presentando il documento di razionalizzazione dei costi che oggi ha inviato al Consiglio regionale. Il soggetto che nascerà al posto di Arsia, una sorta di agenzia della green economy, si occuperà di innovazione ma gestirà anche l’azienda agricola di Cesa, l’azienda di Alberese, la Tenuta di San Rossore e l’intero patrimonio agricolo forestale (110 mila ettari). Non si curerà più dell’attività di certificazione, che tornerà agli uffici regionali, mentre le analisi economiche del settore saranno affidate all’Irpet. Rimarrà invece l’Artea, l’agenzia pagatrice non solo dei contributi agli agricoltori ma di tutti i fondi strutturali e del Fas. Un’altra grossa fetta di risparmi arriveranno da affitti e acquisti centralizzati. La giunta propone infatti che entro il 31 dicembre 2011 tutti gli enti e le agenzie regionali sopprimano le strutture che provvedono agli acquisti e si avvalgano della centrale di acquisto regionale. Così potrebbero essere recuperati 3 milioni. La giunta inviterà inoltre gli enti ed organismi dipendenti a ridurre l’uso di locali in affitto, laddove soprattutto siano disponibili edifici del patrimonio regionale: altro possibile risparmio di 1,5 milioni. Rossi ha anche affrontato il tema delle partecipazioni della Regione che valgono 159 milioni. Di questi – spiega Rossi – il grosso riguarda Sat (9,8 milioni) che gestisce l’aeroporto di Pisa, il sistema fieristico (32 milioni), le società termali (30 milioni), Toremar (8 milioni) e Fidi Toscana (59 milioni), la finanziaria della Regione la cui funzione rimane strategica per l’accesso al credito delle aziende. Su alcune partecipazioni – chiarisce – dovremo riflettere. Per le terme e il sistema fieristico una proposta potrebbe essere quella di dividere la proprietà, dove la Regione potrebbe anche rimanere, dalla gestione. La Regione è socia anche di 56 associazioni e sostiene per questo una spesa annua di 600 mila euro.