Toscana

TAV, FIRENZE: RENZI, FS FACCIA COSE BENE O GUERRA CARTE BOLLATE

(ASCA) – “O le Ferrovie fanno le cose per bene o le Ferrovie a Firenze le cose non le fanno” anche perché sul nodo fiorentino della Tav “se c’è qualcuno che non ha rispettato gli impegni è Ferrovie, e se non rispetta gli impegni credo che sarà una gara e una guerra di carte bollate”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, incontrando i giornalisti dopo che questa mattina ha fatto una riunione con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il presidente della Provincia Andrea Barducci e l’Ad di Fs Mauro Moretti per affrontare il tema del ‘nodo’ fiorentino dell’Alta velocità e del tunnel di 7 chilometri che dovrebbe essere realizzato. “É vero – ha detto Renzi – che noi abbiamo firmato come Comune degli impegni in passato, ma non sono firmati solo nella parte dei doveri ma anche nella parte dei diritti che noi abbiamo nei confronti di Ferrovie”. Il primo cittadino fiorentino ha ribadito le sue perplessità sul tunnel che costerebbe oltre un miliardo di euro: “L’Alta velocità a Firenze c’è già e quindi in teoria non ci sarebbe bisogno di mettersi a scavare tunnel e controtunnel. Ma c’è una serie di impegni firmati e gli unici che possono rimettere in discussione l’idea complessiva dell’opera sono i membri del governo: oggi abbiamo un governo che taglia il trasporto pubblico locale e poi però mette un miliardo in un’opera sì importante ma su cui si potrebbe anche risparmiare”. Però, ha aggiunto, “in attesa di questo oggi il Comune di Firenze ha fatto notare tutti i punti di debolezza del progetto e tutti gli aspetti su cui Ferrovie dello Stato non stanno rispettando gli impegni: dovevano realizzare in tempi certi con due talpe il tunnel e invece usandone una risparmiano 50 milioni e ci mettono 18 mesi in più, dovevano realizzare tutta una serie di opere di sicurezza e di informazione e non l’hanno fatto, dovevano dire dove trasportare le terre dello scavo e c’è invece l’autorizzazione solo per la metà dei 2,85 milioni di metri cubi che saranno prodotti. C’è una discrasia tra progetto esecutivo e progetto definitivo”. Comunque, ha notato Renzi, “è stato un incontro positivo perché è stato riconosciuto che la posizione del Comune di Firenze è seria e rigorosa” e le perplessità sollevate da Palazzo Vecchio saranno affrontate nel tavolo tecnico che si riunirà già prima della pausa estiva. “Spero – ha concluso il sindaco – che da qui a febbraio, quando dovranno partire le talpe, prevalga la ragionevolezza, altrimenti sapremo come comportarci”.