«Con l’accordo di oggi la Toscana mette a segno un altro importante traguardo e dimostra di avere le energie e le idee per reagire alla crisi. E’ una tappa del più generale impegno della Regione che, a fianco di organizzazioni sindacali e istituzioni, sta mettendo in campo tutti gli strumenti di cui dispone, a cominciare da Fidi Toscana, per difendere la sua industria, consapevoli che senza il manifatturiero non è possibile pensare a uno sviluppo della Toscana. Ma non dimenticheremo nemmeno la difesa dei posti di lavoro, continueremo a seguire la vicenda e nessuno dei dipendenti Seves sarà lasciato solo». Così il presidente della Regione Enrico Rossi commenta l’accordo raggiunto oggi in Regione per l’azienda fiorentina Seves. Al termine dell’incontro l’assessore alle attività produttive, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha illustrato i termini del protocollo d’intesa da lui firmato insieme al vice sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella, dall’assessore al lavoro della Provincia di Firenze Elisa Simoni, dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria e aziendali e di Seves spa.«Siamo soddisfatti – ha detto Simomcini – perché finalmente è stato raggiunto un accordo che permette a un’azienda storica, importante per il territorio e l’economia toscana, di ripartire con le produzioni. E’ la conclusione di una lunghissima vertenza che ha visto impegnati a ritmo serrato i lavoratori, i sindacati e le istituzioni. Oggi, dopo mesi di incertezze, ci sono le basi per guardare al futuro». L’accordo scrive la parola fine alla complessa vertenza della Seves, l’azienda fiorentina specializzata nella produzione di mattoni in vetrocemento. A firmarlo sono state le organizzazioni sindacali (aziendali e di categoria), i rappresentanti di Se ves spa, Comune e Provincia di Firenze. Nel protocollo d’intesa (che è accompagnato da un accordo sindacale sottoscritto da azienda e sindacati), l’azienda si impegna ad avviare immediatamente i lavori per la costruzione dl forno fusorio e a far partire l’attività produttiva così come specificato nel piano industriale presentato.«La Regione insieme alle altre istituzioni spiega Simoncini farà la sua parte per sostenere il programma di rilancio dell’azienda e per questo metteremo in campo tutti gli strumenti di cui disponiamo. Oltre a favorire l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, attraverso Fidi Toscana forniremo le necessarie garanzie per favorire la ricerca di investimenti, mentre la Provincia si impegnerà nelle iniziative di aggiornamento e formazione dei lavoratori nella delicata fase di ristrutturazione aziendale».L’attività partirà con volumi ridotti, è prevista la produzione di 4 milioni e 900 mila pezzi a partire dal 2011 organizzata su una sola linea di produzione. Il nuovo assetto produttivo comporterà un organico aziendale di 103 lavoratori. Per 44 degli attuali 147 addetti sono previsti incentivi al pensionamento anticipato o cassa integrazione. Gli accordi prevedono verifiche periodiche per monitorare l’andamento delle produzioni e del mercato. (cs-Barbara Cremoncini)