(ASCA) - Alle 23.48 di stasera Viareggio ricorderà il disastro ferroviario che lo scorso anno è costato la vita a 32 persone. Le cerimonie sono iniziate questa mattina con il giuramento sulla Costituzione di Ibtissam Ayad, detta Ibi, 22 anni, unica sopravvissuta di una famiglia di origine marocchina distrutta dall’incidente ferroviario di Viareggio. Ibi, dunque, è cittadina italiana, il sogno del padre, morto proprio per salvare i documenti che stava raccogliendo per richiedere la cittadinanza. La cittadinanza – ha detto – era il sogno di mio padre, che si sentiva viareggino. Io oggi sono più contenta perché i miei genitori la volevano e io l’ho presa anche in nome loro. Allo stadio dei Pini (dove il 7 luglio si svolsero i funerali solenni a cui parteciparono 30 mila persone) sta per iniziare una cerimonia interreligiosa. Dietro il palco un grande striscione porta la scritta ‘Viareggio non dimentica’ e ‘Verità e giustizia per 32 vittime innocenti’, accanto ai nomi dei morti. Uno solo l’intervento delle autorità, quello del sindaco Luca Lunardini (PdL): nei giorni scorsi alcuni comitati hanno definito sgradita la presenza di rappresentanti del governo e delle Ferrovie dello Stato e il ministro dei trasporti Altero Matteoli in una lettera ha annunciato che non ci sarà perché devo tener conto dell’avviso contrario alla mia presenza manifestato da un comitato, seppur minoritario, delle famiglie delle vittime. Sarà presente il presidente della Regione e commissario all’emergenza Enrico Rossi. Dopo la cerimonia si formerà il corteo che attraverserà la città per raggiungere via Ponchielli, la strada che corre parallela alla ferrovia e che fu distrutta dallo scoppio. Qui saranno attese le 23.48 (l’ora in cui il carro cisterna carico di Gpl deragliò al passaggio nella stazione di Viareggio, causando l’esplosione e l’incendio) quando sarà sospesa per un minuto l’energia elettrica, un treno di passaggio suonerà la sirena e una campana batterà 32 rintocchi. Intanto proseguono l’inchiesta e la ricostruzione. Pochi giorni fa il procuratore capo di Lucca Aldo Cicala ha comunicato che a oggi ci sono 18 iscritti nel registro degli indagati (i nomi sono top secret) e altri potrebbero esserci in futuro. Sul secondo fronte la prima casa di via Ponchielli è stata ricostruita e presto tornerà a essere abitata e altri 48 cantieri sono già aperti mentre altre 15 famiglie hanno deciso di trasferirsi in un’altra area. Il Parlamento ha dato il via libera alla legge che stanzia 10 milioni per le famiglie e le imprese mentre Ferrovie ha già anticipato oltre 7 mln di euro di indennizzi. All’appello, ha detto nei giorni scorsi Rossi, mancano 6,5 milioni che sono necessari per costruire il nuovo sottopasso ferroviario. Non si può morire così – ha detto oggi Rossi – e bisogna fare tutto il possibile perché fatti del genere non possano accadere mai più.