Sono dieci i governi di paesi appartenenti al Consiglio d’Europa che hanno fatto ricorso contro la sentenza della Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo sul crocifisso. Durante l’udienza del 30 giugno a Strasburgo presso la Grande Chambre, le memorie scritte presentate da questi paesi (Russia, Lituania, Malta, San Marino, Bulgaria, Monaco, Cipro, Grecia, Romania e Armenia) verranno prese in considerazione assieme agli interventi dell’avvocato della ricorrente e dei rappresentanti del governo italiano. Un’altra memoria si deve a un gruppo di 33 eurodeputati, fra i quali figurano Miroslav Mikolasilc (Slovacchia), Marek Jozef Grobarczyk e Jacek Wlosowicz (Polonia), Livia Jaroka (Ungheria), Eija-Riitta Korhola (Finlandia), Carlo Casini e Mario Mauro (Italia), Eleni Theocharous (Cipro), José Ignacio Salafranca (Spagna), Bernd Posselt (Germania), Laszlo Tokes (Romania). Le associazioni e ong ricorrenti pro o contro la sentenza sono invece: Greek Helsinki Monitor, Associazione nazionale del libero pensiero, European Centre for Law and Justice, Eurojuris, International Commission of Jurists, Interights and Human Rights Watch. Infine, con un unico ricorso, Zentralkomitee des deutschen Katholiken, Semaines sociales de France e Associazioni cristiane lavoratori italiani.Sir