Toscana

MANOVRA: ROSSI, IN TOSCANA IMPATTO NEGATIVO PER 1% PIL

(ASCA) – La manovra del governo avrà un impatto negativo di oltre un punto di Pil sulla Toscana. La stima è della Regione, che oggi, con il presidente Enrico Rossi, ha presentato la prima bozza di Dpef al Consiglio regionale. La manovra, ha detto Rossi, ‘‘ha un impatto tra lo 0,6 e lo 0,8% del Pil toscano e se aggiungiamo il blocco dei salari e degli automatismi per il pubblico impiego l’impatto è superiore all’1%”. Rossi ha presentato un documento basato su due parole chiave: ‘‘rigore” e ‘‘sviluppo”. In particolare ‘‘senza sviluppo” ha rilevato Rossi, ‘‘non c’è sostenibilità né equità“ e quindi con il Dpef la Toscana ha bisogno di ‘‘aprire i cantieri” per un futuro di crescita. Però, ha rilevato, la manovra del governo è ‘‘tardiva e socialmente ingiusta” e porta un ‘‘colpo durissimo” ai servizi, con un taglio complessivo agli enti locali toscani di 470 mln solo nel 2011. Dal punto di vista del rigore, Rossi coglie e rilancia la sfida del governo: ‘‘Non accettiamo lezioni sull’efficienza e la lotta agli sprechi”, ha detto annunciando l’obiettivo di ridurre del 5% in un anno, pari a 20 milioni, i costi di gestione. A questo proposito, proprio ieri la giunta ha varato un codice di comportamento per presidente e assessori che non dovranno contribuire all’aumento della spesa per i cosiddetti beni strumentali (cellulari, computer portatili, arredi per gli uffici). La spesa per partecipazione a convegni dovrà essere ridotta del 20% rispetto all’anno scorso. Per le spese di rappresentanza viene fissato un tetto massimo di 28.100 euro, cioé 7.300 euro in meno rispetto al 2009. Gli assessori dovranno limitare gli spostamenti ‘‘intervenendo alle manifestazioni e alle riunioni effettivamente rilevanti e utilizzare i sistemi di comunicazione diretti a favorire le forme di partecipazione a distanza e in modalità virtuale”. Ma se proprio si devono spostare, che lo facciano utilizzando le autovetture di servizio in modo ‘‘strettamente connesso alle funzioni istituzionali” e altri mezzi scegliendo modalità “risparmiose”: la seconda classe in treno, la classe economica in aereo, le categorie alberghiere non di lusso o quelle convenzionate. Per lo sviluppo, la Regione punta a una “trasformazione dell’economia toscana”, assicurando però la “protezione” a lavoratori e imprese; sarà creato un ufficio per l’attrazione degli investimenti, saranno promosse politiche mirate per le Pmi e creato un marchio ‘Made in Tuscany’; sarà difesa e tutelata l’Università. Sarà poi proseguita la lotta all’evasione mentre sulle infrastrutture vengono ribaditi gli impegni sul nodo Tav di Firenze, sulla Due Mari e la Tirrenica.