La crisi ha colpito duramente anche la nostra regione, in tutti i suoi settori produttivi. Fenomeni di declino e difficoltà hanno messo a dura prova quel livello di benessere civile e coesione sociale per cui è universalmente apprezzata. La crisi, però, può essere anche un’opportunità di crescita. Essa contiene un aspetto vitale, quello della discontinuità che vogliamo costruire rispetto ai problemi attuali ed alle insufficienze del passato, e un aspetto di crescita, quello della scelta. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha sintetizzato le linee generali del suo programma di governo per la nona legislatura regionale. Dobbiamo avere grandi ambizioni, non piccole ambizioni ha aggiunto il presidente Le piccole ambizioni, quelle del localismo e della rendita, hanno il segno della ipocrisia e della furbizia. Le grandi ambizioni hanno il segno di una ricostruzione del paese, non solo delle sue strutture economiche e produttive, ma anche dei suoi valori e della sua apertura al mondo. Hanno il segno della trasparenza, della sostenibilità, della inclusione.In questa prospettiva Rossi ha sottolineato la necessità di una nuova etica pubblica, ricordando Gianfranco Bartolini, il presidente operaio a cui vogliamo ispirarci. Oggi i cittadini domandano alla politica più cuore, più passione civile e più intelligenza ha affermato – E agli amministratori pubblici domandano efficienza e trasparenza. Lavoreremo, quindi per un’organizzazione regionale più competente, veloce e con minori costi di relazione’ per i cittadini e le imprese.Più in generale il presidente si è soffermato sul tema del lavoro, in tutte le sue forme, come capacità di realizzarsi e di difendere la propria dignità e quale valore di riferimento comune, che deve continuare ad essere al centro di una politica di sviluppo sociale, su cui indirizzare le migliori risorse politiche, economiche, sociali e gestionali.Sul tema dell’immigrazione, Rossi ha rilevato che l’arrivo di tanti migranti rappresenta una risorsa per il nostro paese, ma anche una dura e sofferta esperienza, non solo per chi abbandona la propria patria, ma anche per le comunità di accoglienza. Questa è una grande sfida alla politica ha concluso La nostra scelta è quella di includere, non di escludere e, nello stesso tempo, nello spirito costituzionale, di cercare di rimuovere tutte le difficoltà oggettive e le sofferenze reali che ostacolano l’integrazione. Il programma di governo ha proseguito Rossi ha tra le sue finalità quelle di modernizzare lo sviluppo della regione, tutelare il lavoro e rimuovere gli ostacoli che frenano lo sviluppo. Inoltre gli obiettivi sono quelli di far funzionare i servizi pubblici in modo efficiente ed efficace e contrastare le rendite di posizione sia nel privato che nel pubblico. Uno degli elementi guida per la realizzazione di questi obiettivi sarà la centralità della semplificazione amministrativa e della governante regionale sia verso gli enti locali che le categorie economiche su grandi tematiche: energia, infrastrutture, sviluppo, pianificazione urbanistica, servizi pubblici locali, università e ricerca, valorizzazione del patrimonio culturale. Questo ha detto il presidente dovrà produrre una riduzione dell’1% annuo della spesa per il funzionamento amministrativo e maggiore efficienza a vantaggio di cittadini e imprese.Rossi ha poi accennato alla necessità di mantenere, implementandolo e sviluppandolo, l’impianto del modello di protezione sociale e sanitaria messo a punto negli ultimi dieci anni perché elemento di coesione sociale e di stabilità del bilancio regionale senza altri aggravi fiscali.Come forze del centrosinistra dovremo farci carico ha aggiunto il presidente della Giunta della regolamentazione di tematiche quali legalità e sicurezza a livello generale e in relazione alla convivenza con i nuovi immigrati per evitare forme di discriminazione sociale e garantire il rispetto delle regole e degli ordinamenti italiani.Le questioni politiche, economiche e sociali ha detto Rossi non sono più isolabili rispetto alla volontà di produrre un cambiamento di stile di governo e di funzionamento amministrativo che si misurti su risultati concreti e ha quindi indicato la necessità che la Giunta e il Consiglio aumentino i propri strumenti di verifica del raggiungimento degli obiettivi.Due gli indirizzi fondamentali di questo nuovo orizzonte di governo: lo sviluppo economico sostenibile e i sistemi infrastrutturali da un lato, e dall’altro il territorio, le relazioni sociali e i servizi alla persona. Perché ha spiegato Rossi i cittadini non si attendono belle parole ma proposte e risposte ai problemi. La Toscana, una sorta di rete di città di circa 3,7 milioni di abitanti, ha la dimensione minima per competere in Europa e dunque l’idea di città-regione è un obiettivo strategico per competere a livello globale. In questa logica una serie di questioni dovranno essere affrontate contemperando interessi regionali ed esigenze locali attraverso una maggiore governante regionale che è cosa diversa dal dirigismo regionale.Lo sviluppo economico, ha aggiunto ancora Rossi, deve essere di qualità e serviranno investimenti che guardino di più alla cultura d’impresa e alla dignità del lavoro. E anche le politiche di welfare, che pure hanno diversi punti di eccellenza, dovranno proporre novità importanti: per la parità di genere, il sostegno alle famiglie, per la casa e la convivenza con gli immigrati.Rossi ha poi dichiarato la volontà di instaurare rapporti istituzionalmente corretti con il Governo nazionale, perché la Regione nonnon è ente autosufficiente o autoreferenziale, e più strette e autorevoli relazioni con l’Unione europea. Infine, dopo aver riaffermato che la scelta federalista è una scelta irreversibile, Rossi ha espresso l’augurio di un rapporto corretto e di grande collaborazione tra Giunta e Consiglio.Al termine della comunicazione di Rossi, il capogruppo del Pdl Alberto Magnolfi ha chiesto, per meglio valutare tutti i contenuti del programma di governo e le schede che lo accompagnano, che la discussione e il voto del Consiglio fossero aggiornati a lunedì 26 aprile. Rossi ha accolto la richiesta. Il presidente del Cosiglio regionale, Alberto Monaci, ha voluto ringraziare, anche attraverso la richiesta di un applauso da parte dell’aula consiliare, il suo predecessore Riccardo Nencini per il lavoro svolto e per come ha guidato l’istituzione ed ha poi aggiornato la seduta del Consiglio a lunedì prossimo con inizio dei lavori alle ore 9,30. (lm)