«E’ l’ennesima spallata centralistica ispirata ad un atteggiamento meramente burocratico verso chi introduce norme che semplificano e migliorano, senza eliminarle, le procedure attraverso cui si effettuano le valutazioni ambientali». Il neo presidente della Toscana, Enrico Rossi, commenta così la decisione del Consiglio dei ministri di oggi di impugnare, insieme ad altre otto leggi regionali, la legge 10 del gennaio 2010 approvata dalla Regione Toscana, che detta Norme in materia di valutazione ambientale strategica (Vas), di valutazione di impatto ambientale (Via) e di valutazione di incidenza.Sono cinque i rilievi che il Governo muove all’impianto regionale, giudicando la norma toscana più permissiva rispetto a quella nazionale e rivendi cando allo Stato la legislazione esclusiva in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.«Affideremo ai nostri uffici legali precisa il presidente Rossi il compito di far valere le ragioni di una norma che giudichiamo adeguata alle esigenze di semplificazione delle procedure e di riduzione dei tempi e dei carichi burocratici, peraltro più volte sbandierate dallo stesso Governo. Quando si cerca di semplificare ci scontriamo non soltanto con la reazione della burocrazia ministeriale, ma anche con un Governo preoccupato più di centralizzare che di semplificare veramente. In ogni caso non siamo di fronte all’ennesimo braccio di ferro tra Regione Toscana e Governo. Diciamo che si contrappongono due visioni diverse dell’amministrare: da una parte chi punta a semplificare, dall’altra chi difende lo status quo e non ha alcuna intenzione di procedere verso regole più razionali ed omogenee, anche in campo ambientale».