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KIRGHIZISTAN: AMNESTY INTERNATIONAL, NO ALL’USO ILLEGALE DELLA FORZA

Non ricorrere a un uso eccessivo della forza nel tentativo di porre fine alle proteste in corso nella capitale Bishkek e in altre città, in cui sono morte decine di persone e molte altre sono rimaste ferite. È la richiesta fatta da Amnesty International alle autorità del Kirghizistan. I manifestanti, scesi in piazza per chiedere le dimissioni del presidente Bakyev dopo l’aumento dei prezzi del riscaldamento e della luce, avrebbero prelevato armi in dotazione alla polizia e dato vita a scontri violenti. “Le autorità hanno il diritto e la responsabilità di proteggere la vita e l’incolumità dei cittadini, ma non devono fare uso eccessivo della forza”, ha dichiarato Andrea Huber, vicedirettore del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International. La tensione tra il governo e l’opposizione è degenerata il 6 aprile nella città di Talas, dopo l’arresto di un oppositore, poi rilasciato. L’aumento dei prezzi ha spinto l’opposizione a convocare una manifestazione di protesta per il 7 aprile. Il presidente Bakyev ha dichiarato lo stato d’emergenza e diversi esponenti dell’opposizione, tra cui gli organizzatori delle manifestazioni, sono stati arrestati e accusati di aver promosso una rivolta. Amnesty International teme che membri dell’opposizione siano stati arrestati arbitrariamente e rischino di subire maltrattamenti e torture in carcere.Sir