Nella notte un terremoto di magnitudo 6 della scala Richter, localizzato nella provincia di Elazig, ha colpito la Turchia. Ad una prima scossa di 6 gradi Richter avvertita alle 04:32 locali (le 03:32 in Italia) e durata un minuto, si sono succedute altre 30 scosse di assestamento di intensità minore. Per il momento le vittime sarebbero 57 con 60 feriti, ma il bilancio è provvisorio in quanto sotto le macerie ci sarebbero diverse persone. Molte delle vittime erano residenti del villaggio di Okcular, gravemente colpito anche il villaggio di Yukari Kanatli. Nell’area continuano ad arrivare squadre di soccorritori, per la ricerca di eventuali superstiti. Le notizie che abbiamo sono poche e frammentate. Il sisma ha colpito una zona di antica presenza cristiana. Stiamo cercando di saperne di più per poter organizzare con la Caritas Turchia un primo soccorso alle popolazioni colpite. È quanto ha dichiarato al SIR mons. Luigi Padovese, presidente dei vescovi di Turchia. La solidarietà e la preghiera di tutte le Chiese cristiane in Europa al governo della Turchia e alle persone che sono state colpite è stata espressa in un comunicato diffuso questa mattina è il Comitato Congiunto Ccee-Kek che si sta incontrando proprio in questi giorni ad Istanbul. Informati del terremoto che ha colpito presto questa mattina il territorio vicino alla città di Elazig (Sud-Est della Turchia) si legge nel comunicato -, i partecipanti all’incontro del Comitato Congiunto del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee) e la Conferenza delle Chiese Europee (Cec), che è iniziato questa mattina ad Istanbul, assicurano al Governo e le persone della Turchia, specialmente quelle colpite da questo tragico evento, della loro simpatia e preghiera. La Conferenza delle Chiese Europee (Kek) è una comunione di 120 Chiese ortodosse, protestanti, anglicane e vecchio-cattoliche di tutti i paesi europei, e di 40 organizzazioni associate. Al Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee) appartengono quali membri le attuali 33 Conferenze episcopali presenti in Europa, nonché gli Arcivescovi del Lussemburgo, del Principato di Monaco, di Cipro dei Maroniti e il vescovo di Chişinău (Repubblica Moldova). (Fonte: Sir)
