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TOGO: CARITAS, RISCHIO VIOLENZE E ESODO RIFUGIATI DOPO LE ELEZIONI

Caritas teme nuove violenze e un enorme esodo di rifugiati verso il Benin a seguito delle elezioni che si svolgeranno il 4 marzo in Togo. Dal 1991 ad oggi, a causa di irregolarità nel voto, tutte le elezioni in Togo sono state infatti accompagnate da violenze e repressione, costringendo alla fuga decine di migliaia di togolesi – denuncia oggi una nota di Caritas internationalis -, nel 1993 addirittura 300.000. “Negli anni scorsi abbiamo accolto circa 30.000 rifugiati del Togo meridionale – spiega Philippe Yaouvi Ahouanye, responsabile delle emergenze presso Caritas Benin -. Quest’anno le rivalità nella famiglia Eyadèma, rischiano di estendere le violenze anche al Nord. Gnassimnbé Eyadèma è stato presidente per 38 anni, fino al 2005. Subito dopo ha preso il potere uno dei figli, l’attuale presidente, ma anche gli altri fratelli aspirano alla presidenza. Prevediamo di dover ospitare almeno 75.000 rifugiati”. La Caritas si sta mobilitando per organizzare gli aiuti, ossia la distribuzione di viveri, i trasporti ai campi per rifugiati, gli alloggi, le cure sanitarie e i rientri in Togo quando la situazione si sarà calmata. Secondo uno studio di Caritas Benin, dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e altre ong, c’è il rischio di violenze massicce all’indomani dello scrutinio, perché il partito al potere Rpt o i due principali partiti dell’opposizione contesteranno le elezioni.Sir