(Bruxelles) Mille esperti della protezione civile e di primo intervento di 24 nazioni europee differenti, due ospedali da campo attivati, 300 gendarmi per favorire la distribuzione di aiuti immediati. E, ancora, stanziamento di 220 milioni di euro per aiuti urgenti, previsione di fondi per altri 200 milioni per la ricostruzione, che potrebbe durare dai 5 ai 10 anni. Si va precisando la strategia di azione dell’Ue a favore della popolazione haitiana, che avverrà nel quadro degli aiuti internazionali. Il coordinamento degli interventi non riguarda solo questa fase, ma l’intera opera di ricostruzione del paese, ha affermato María Teresa Fernández de la Vega, vice premier spagnola che ha rappresentato l’Ue27 alla conferenza di Montreal su Haiti. L’Ue diffonde anche dati provvisori sulle conseguenze del sisma, secondo cui i corpi recuperati e sepolti sarebbero 112.250, 133 gli estratti vivi dalle macerie, un milione le persone sfollate con immediate necessità di ricovero, oltre 3,5 milioni gli abitanti a vario titolo colpiti dalle conseguenze del terremoto. L’Ue conferma che la stima totale dei morti potrebbe infine assestarsi ai 200mila. I cittadini Ue periti a seguito delle scosse del 12 gennaio sono invece 44, 17 i morti presunti, 10 i feriti, 1.235 gli evacuati.Sir
