Toscana
INDONESIA, BRUCIATE DUE CHIESE PROTESTANTI
Una folla di almeno 1000 persone ha bruciato due chiese protestanti la scorsa notte a Sibuhuan, nel distretto di Padang Lawas, a Nord Sumatra. Il capo del distretto, Basrah Lubis, afferma che gli assalitori erano una folla irata perché l’amministrazione della chiesa non ha risposto alle loro richieste: cambiare l’uso degli edifici da luoghi di preghiera’ a edifici neutri’. Entrambe le due chiese bruciate due costruzioni contigue – appartengono al Sinodo della Chiesa protestante di Batak, e sono chiese pentecostali, i cui fedeli appartengono in maggioranza all’etnia Batak. Anche le loro liturgie, con danze e canti sono in lingua batak. Secondo le forze dell’ordine, nessuno dei due edifici aveva il permesso di costruzione ed erano da considerare luoghi di preghiera e non chiese. In Indonesia, per costruire una chiesa occorre un procedimento legale particolare per ricevere i permessi. Il percorso per ricevere tali permessi è duro e quasi sempre la comunità islamica boicotta il sorgere di nuove chiese. Per questo la mancanza di permessi legali è divenuta la fonte principale delle violenze dei musulmani contro i cristiani. Ora che i due edifici sono un cumulo di cenere, le comunità dell’Hkbp potranno partecipare ai servizi religiosi solo a Sosa, dove esistono tre chiese permanenti. Ma Sosa dista 28 chilometri da Sibuhuan. Il rev. Gomar Gultom, segretario esecutivo del Sinodo delle Chiese cristiane in Indonesia, fa notare che tutte queste violenze contro i cristiani avvengono perché alcuni gruppi islamici radicali si oppongono in ogni modo alla costruzione di luoghi di culto cristiani o cercano di frenare l’espressione pubblica delle altre fedi. In Indonesia il cristianesimo è legale dice ma spesso i cristiani vengono minacciati. Proprio ieri a Jakarta- riferisce l’agenzia AsiaNews – il prof. Said Agil Siradj, del Nahdlatul Ulama, la più grande organizzazione musulmana moderata del Paese, ha presentato un rapporto del Wahid Institute per promuovere il pluralismo in Indonesia. Il rapporto mostra che nel 2009, su 35 casi di violazione alla libertà religiosa, 28 sono contro i cristiani. Il prof. Siradi afferma che le violenze contro i cristiani sono causate da piccoli gruppi islamici estremisti, la cui conoscenza del vero islam è molto povera.