Toscana

TERREMOTO HAITI, DALLA REGIONE 50 MILA EURO, PRIORITARIO COORDINARE GLI INTERVENTI

Per l’emergenza Haiti la Regione Toscana stanzierà nella prossima giunta la somma di 50 mila euro da destinare ai primi interventi. Lo ha riferito l’assessore Massimo Toschi che ieri ha presieduto la prima riunione del “coordinamento regionale per gli aiuti ad Haiti”. Oggi a palazzo Strozzi-Sacrati si è tenuta una conferenza stampa per riferire sull’esito della riunione e per rendere note le iniziative in programma. In primo luogo Toschi ha rivolto un appello agli enti locali, alle associazioni, a tutti i soggetti che intendono partecipare agli aiuti. “E’ indispensabile coordinare gli interventi – ha detto Toschi – non dobbiamo farci prendere la mano dall’impeto della generosità, perchè gli aiuti non basta mandarli, devono effettivamente arrivare a chi ne ha bisogno e deve arrivare ciò che effettivamente serve.” Una forte sottolineatura sulla necessità di coordinare gli interventi e di affidare alla Regione la “cabina di regia” per la Toscana è venuta ieri dalla riunione del “coordinamento per l’emergenza Haiti” che si è tenuta a palazzo Cerretani, nella sede dell’assessorato alla cooperazione internazionale. Presenti una cinquantina di rappresentanti di Enti Locali della Toscana, associazioni di volontariato, Ong, rappresentanti della Protezione Civile e di enti e istituzioni che si occupano di cooperazione, ma anche di cura della persona e dei diritti dei minori. Ed è stato proprio quello dei bambini uno dei temi sui quali si è soffermata l’attenzione, con la sollecitazione a considerare gli aiuti ai bambini e alle donne, oltre agli interventi sulla sanità, come uno dei punti prioritari d’impegno ma anche con un richiamo alla prudenza sul tema delle adozioni internazionali. La direttrice dell’Istituto degli Innocenti, Annamaria Bertazzoni, ha precisato in proposito che è impossibile, almeno per il momento, l’adozione internazionale di bambini di Haiti in Italia. La procedura di adozione internazionale – ha spiegato – segue un iter formale che, al momento, non è operativo fra lo Stato Italiano e quello di Haiti. Inoltre la direttrice dell’Istituto degli Innocenti, che è in contatto con Unicef, ha aggiunto che “al momento quello che si teme maggiormante è che vi possano essere fenomeni di “tratta” dei bambini”. Nel merito sia l’assessore Toschi che gli interventi nell’ambito della riunione del “coordinamento” hanno sottolineato la necessità di interventi volti a dare aiuti ai bambini con azioni mirate sul territorio di Haiti. Una decisione più precisa sulle azioni che la Toscana come “sistema” porterà avanti sarà presa la prossima settimana, nel corso della prossima riunione del “coordinamento”. Dalle riunioni che intanto i funzionari della Regione hanno avuto a Roma, in sede sia Ministeriale che di Conferenza Stato – Regioni e di Protezione Civile, è infatti emerso che a giorni verrà distribuita alle Regioni una lista di priorità sulla quale concentrare l’attenzione. E su quella si focalizzerà l’impegno della Toscana che deciderà di “adottare” uno o più dei progetti indicati. Dal punto di vista degli interventi sanitari l’assessore Enrico Rossi, nella sua veste di coordinatore delle Regioni, ha intanto inviato una lettera ai Ministri Frattini e Fazio e alla Protezione Civile, mettendo a disposizione del coordinamento, le risorse delle Regioni sia in termini di personale che di attrezzature e di materiali. Ad ulteriore testimonianza della indispensabile necessità di coordinare gli interventi sono state le testimonianze dei rappresentanti di Ucodep, la Ong Toscana sulla quale l’appello del presidente Martini aveva invitato nei giorni corsi a far convergere i fondi, perchè già opera ad Haiti attraverso la Ong internazionale Oxfam. Sulla stessa linea le testimonianze riportate dalla Protezione Civile e dagli altri soggetti, istituzionali e del volontariato, che hanno in essere azioni di cooperazione nella zona. Sull’aeroporto di Haiti – è stato riferito – sono in lista di attesa per l’atterraggio oltre 1700 aerei, mentre per raggiungere via terra Haiti da Santo Domingo, sono ora necessarie 6-8 ore di tempo, contro le 18-20 dei primi giorni dopo il sisma. I convogli hanno necessità di scorta armata e la situazione resta molto complessa, anche se in evoluzione. Il rappresentante di Ucodep ha detto che la Ong toscana ha già raccolto circa 20 mila euro e che, attraverso Oxfam, sono stati allestiti 7 punti di raccolta sull’isola di Haiti e sono state aiutate 92 mila persone. I rappresentanti degli Enti Locali intervenuti hanno riferito di aver già deliberato lo stanziamento di somme di denaro per l’emergeza Haiti e l’assessore Toschi ha rivolto un appello a tutti gli Enti Locali della Toscana. «In attesa di avere più precise indicazioni su quali iniziative è necessario portare avanti – ha detto – è bene che gli Enti stanzino le somme da destinare ad Haiti nei loro bilanci, in modo da guadagnare tempo. Dobbiamo – ha proseguito Toschi – essere capaci di preordinare gli interventi, in modo da essere pronti e da essere efficaci. L’esperienza che già abbiamo condotto in occasione dello Tsunami e di altre situazioni d’emergenza ci ha portato ad avere già strumenti importanti, come l’equipe medica guidata dal professor Evangelisti del Sant’Anna di Pisa, che è stata inviata subito ad Haiti sotto la regia della protezione Civile. E’ stato possibile farlo – ha sottolineato Toschi – perchè era stata già pensata e costruita prima. E ora questa equipe è al lavoro con un ospedale da campo, che è efficiente e consente di dare un aiuto concreto.»Dal responsabile del progetto realizzato dalla Toscana sull’isola di Niaf in Indonesia, dopo lo Tsunami, è arrivata un’ulteriore testimonianza e un invito: quello ad avere fotografie della zona. »L’esperienza che la Toscana ha condotto in Indonesia – ha detto l’architetto Vanni Puccioni – ci insegna che gli edifici che hanno subìto danni spesso possono essere riparati con somme che vanno dai 1000 ai 3 mila euro. Questi interventi tra l’altro rilanciano l’economia della zona, invece che produrre ulteriori danni all’ambiente, come è stato fatto da coloro che hanno buttato in mare le macerie dopo lo Tsunami, rovinando anche la barriera corallina.»Infine l’ulteriore appello al coordinamento, anche attraverso internet. La Regione Toscana ha attivato sul suo sito istituzionale un apposito “banner” intitolato all’Emergenza Haiti. L’indirizzo è raggiungibile sul sito www.regione.toscana.it dalle pagine della cooperazione internazionale.  (cs-Laura Pugliesi)