Più soldi, un’iniezione di quasi 12 milioni, per le garanzie che Fidi Toscana, la finanziaria di cui la Regione è il socio di maggioranza, già da febbraio presta alle aziende che chiedono un finanziamento ad un istituto bancario. E qualche nuovo strumento. Le novità arrivano con la firma di stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Sulla necessità di rafforzare ulteriormente gli aiuti alle imprese per ottenere credito a tassi agevolati o prestiti partecipativi per il rafforzamento patrimoniale delle stesse aziende, in Toscana da sempre sottocapitalizzate, parti sociali, Regione e banche avevano già convenuto ad ottobre: nuove misure pensate e rivolte soprattutto alle aziende più deboli, alle imprese femminili e alle imp rese agricole. A distanza di qualche mese l’accordo, di fatto da oggi immediatamente eseguibile, è stato messo nero su bianco e banche e Regione hanno firmato stamani il protocollo che integra l’intesa contro la crisi già siglata a dicembre del 2008. Crescono le risorse che potranno essere utilizzate da Fidi Toscana, ovvero 12 milioni, già annunciati, che si aggiungono ai quasi 50 fino ad oggi a disposizione: 11 milioni che saranno impiegati per sostenere il credito verso le aziende a corto di liquidità, soprattutto con prestiti partecipativi e programmi di ricapitalizzazione, ed altri 780 mila euro che serviranno invece a garantire prestiti alle Pmi femminili che vogliono investire. Inoltre potranno da oggi essere garantite, con la misura ‘liquidità’ del fondo, anche le cambiali agrarie, strumento largamente utilizzato e fondamentale per il finanziamento delle attività di settore. «Da sempre – commenta il presidente della Toscana, Claudio Martini – la Regione ha attribuito al sistema creditizio regionale un ruolo centrale per il sostegno al mondo economico e sociale della Toscana. Poi è arrivata la crisi, che ancora non è alle spalle, e prima con l’intesa dell’anno scorso e poi con questa integrazione abbiamo voluto offrire alle aziende toscane un ulteriore sostegno, con garanzie sui prestiti ancora più estesi e tetti sui tassi massimi applicati. Rimane il problema dei tempi per l’esame delle pratiche e di risposta da parte delle banche. Negli ultimi mesi si sono molto velocizzati, ma con l’impegno di tutti bisogna fare ancora meglio». «Fino ad oggi aggiunge l’assessore al bilancio e alle finanze, Giuseppe Bertolucci – il protocollo è stato strumento utile al sistema economico. Da febbraio alla fine del 2009 sono pervenute dalle aziende a Fidi Toscana domande di garanzia per circa 940 milioni di prestiti richiesti alle banche. Di questi ben oltre mezzo miliardo e quasi 2800 imprese hanno già avuto il riconoscimento e per l’80% le banche hanno già provveduto ad erogare il prestito». «La crisi – prosegue rischia di mettere in difficoltà anche aziende che domani potrebbero essere ancora competitive. Sostenerle e aiutarle consentirà all’intero sistema economico della regione di agganciare più rapidamente la ripresa, quando arriverà». Al protocollo che integra l’intesa del dicembre 2008 hanno aderito la Banca del Monte di Lucca, la Banca di Credito cooperativo di Castagneto Carducci, la Ca ssa di risparmio di San Miniato, la Federazione toscana delle banche di credito cooperaitvo, l’intesa San Paolo, la Cassa di risparmio di Firenze, la Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, la banca Carige, il Banco di Lucca e del Tirreno, la Banca popolare di Lajatico, la Cassa di risparmio di Carrara, la Bcc di Cambiano, la Cassa di risparmio di Volterra, la Bcc di Fornacette, la Cassa di risparmio della Spezia, la Banca popolare Etica, la banca popolare dell’Emilia Romagna, la Cariprato, l’Etruria Leasing, la Banca Federico del Vecchio, la Banca popolare dell’Etruria e del Lazio, il Monte dei Paschi, l’Mps Leasing e factoring, la Banca nazionale del Lavoro e la Cassa di risparmio di Lucca. L’accordo resta comunque aperto alla firma di qualsiasi istituto bancario che decida di farlo in un successivo momento. (cs-Walter Fortini)