Un invito ai soccorritori e a tutti i soggetti coinvolti nel fornire assistenza di emergenza alle vittime di questa catastrofe a perseverare nei loro sforzi per portare sollievo, conforto e sostegno. A rivolgerlo è il Papa, in un telegramma di cordoglio per le vittime delle calamità naturali avvenute nei giorni scorsi in Indonesia. Nel telegramma inviato a nome del Santo Padre dal card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, Benedetto XVI si dice profondamente rattristato nell’apprendere del recente devastante terremoto che ha colpito l’Indonesia, e prega per le vittime e le loro addolorate famiglie, invocando eterno riposo sui defunti e divina forza e consolazione per tutti coloro che soffrono. Vicinanza spirituale e preghiere, in particolare per le vittime del tifone Ketsana. L’ha assicurata oggi Benedetto XVI nel discorso al nuovo ambasciatore delle Filippine presso la Santa Sede, Mercedes Arrastia Tuason, in occasione della presentazione delle lettere credenziali. Il Pontefice ha espresso soddisfazione per le varie iniziative di sviluppo in corso nel Paese, tra cui la riforma di programmi di assistenza sociale. L’opera di carità è particolarmente urgente, in un’epoca in cui alcuni gruppi abusano del nome di Dio. Ciò vale particolarmente per regioni tristemente sfigurate da conflitti, ha proseguito il Papa, incoraggiando tutti a perseverare affinché la pace possa prevalere. Benedetto XVI ha sottolineato che le iniziative finalizzate a favorire il dialogo e lo scambio culturale sono particolarmente efficaci, poiché la pace non può mai venire esclusivamente come prodotto di un processo tecnico innescato da mezzi legislativi, giudiziari o economici. Il Papa ha inoltre lodato i passi coraggiosi intrapresi “per riunire le persone e promuovere la riconciliazione e la comprensione reciproca citando il lavoro meritorio” di organizzazioni quali la Bishops Ulama Conference (BUC) la conferenza dei vescovi e degli ulama musulmani e la Mindanao People’s Conference.