Le eccellenze del territorio, la cultura e l’ambiente ma anche le nuove sfide della comunicazione e della creatività. Sarà un’edizione particolarmente impegnativa e ricca quella di quest’anno per la Giornata dei Toscani all’estero. La manifestazione giunge alla VI edizione e culminerà a Montepulciano il 6 settembre prossimo. Nei giorni precedenti, il 4 e 5 settembre, sempre nella città del Poliziano, si terranno i lavori dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio dei Toscani all’estero e quelli del Comitato Direttivo.Come di consueto la giornata conclusiva della kermesse dei Toscani all’Estero, quella di domenica 6 settembre, sarà aperta dalla sfilata dei labari e dei gonfaloni dei comuni, delle province e delle comunità montane e delle associazioni, che sfileranno nel centro di Montepulciano sulle note della banda comunale. Poi, nella sala polivalente egli ex macelli, i lavori che saranno aperti dalla relazione di Claudio Martini, presidente della Regione e del Consiglio dei Toscani all’estero, sul tema L’ambiente, la cultura ed il territorio come promozione delle eccellenze della Toscana nel mondo.«Siamo riusciti ad andare oltre gli stereotipi legati ai percorsi migratori», commenta il presidente Martini nel presentare le iniziative di quest’anno e ricordando come la Toscana investa ogni anno oltre la metà del budget dedicato ai Toscani all’estero (circa 800 mila euro) in iniziative dedicate ai giovani. «Facciamo questo perché crediamo sia un investimento sul futuro della Toscana, dei toscani e dei toscani all’estero, e non per un nostalgico sentimentalismo. Un legame così stretto ci aiuta a stabilire un ponte con i paesi d’adozione, facilitando rapporti e relazioni internazionali». E quest’anno le pietre del ponte sono ancora di più. Fra queste c’è il nuovo progetto, realizzato dalla Toscana insieme all’Emilia Romagna e al Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, che fa dei giovani nipoti degli emigranti ambasciatori del terzo millennio. Lanciato lo scorso anno a Capannori, quel progetto ha portato quest’anno i primi giovani, discendenti da famiglie di emigranti toscane ed emiliano-romagnole, a vivere un soggiorno di lavoro e studio nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Un’esperienza che potranno raccontare, nell’ambito della presentazione dei primi risultati del progetto, a Montepulciano.Imparare la lingua, riscoprire la terra d’origine e sperimentare l’eccellenza dell’artigianato e delle professioni in Toscana, è anche l’obiettivo dei corsi di lingua e cultura italiana e della borse di studio Mario Olla che hanno portato, dal 2001 a oggi, oltre 800 giovani in Toscana ad usufruire di corsi e stage. E sull’importanza di questa formazione linguistica e culturale interverrà a Montepulciano il rettore dell’Università per stranieri di Siena (una delle università che realizza i corsi) Massimo Vedovelli.Infine le novità in pentola. Fra queste la partecipazione dei Toscani nel mondo al prossimo Festival della Creatività , che si terrà dal 15 al 18 ottobre a Firenze, su un tema eloquente: Le città del futuro dei toscani nel mondo. Percorsi di crescita tra nuove professionalità e creatività nella rete. (cs-Laura Pugliesi)