Potranno assistere in diretta alle lezioni, fare i compiti e dialogare con gli insegnanti, salutare e conversare, anche se a distanza, con i compagni di classe: insomma, non dovranno sopportare pesanti battute di arresto nel loro percorso scolastico e potranno comunque sentirsi parte della rete di relazioni che hanno costruito a scuola. Si aprono nuove possibilità per i bambini ricoverati negli ospedali pediatrici, grazie alle avanzate tecnologie dell’informazione che saranno impiegate nell’ambito del progetto Smart inclusion: progetto che con il nuovo anno scolastico parte in Toscana in via sperimentale, coinvolgendo già 7 scuole della provincia di Firenze e 2 della provincia di Pisa. «È un progetto che ha un valore straordinario, molto più elevato dell’impegno economico che ci richiederà spiega il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli, che nel governo regionale ha anche la competenze sulle nuove tecnologie . Fare in modo che i bambini costretti a lunghe degenze ospedaliere non restino indietro nel loro percorso didattico e non perdano la loro rete di affetti e relazioni è di assoluta importanza, anche dal punto di vista della cura, ovviamente. Il nostro auspicio è che questa sperimentazione possa estendersi presto anche ad altre realtà della Toscana».La tecnologia utilizzata spiega Maria Luisa Chiofalo, assessore alle politiche scolastiche e alle nuove tecnologie del Comune di Pisa – è pensata per sviluppare capacità di apprendimento interattivo e cooperativo, di gran lunga più efficace ed efficiente di quello tradizionale. Con uno straordinario valore aggiunto: ne usufruiranno per primi bambine e bambini in difficoltà, un’esperienza unica di crescita anche emozionale per tutti, bimbi/e e insegnanti della classe, come la nostra scuola Don Milani ci ha dimostrato con un progetto simile fatto in casa.”Questo progetto è il frutto della collaborazione già avviata con la Regione Toscana sul tema delle nuove tecnologie e si contraddistingue per un valore sociale molto elevato dichiara l’assessore all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi -. È quindi importante sviluppare ulteriormente questa collaborazione ed incrementare la rete telematica che in tanti ambiti della vita può offrire molte opportunità e non solo per i giovani. Progetti come questo rappresentano infatti un buon esempio dell’utilizzo delle nuove tecnologie a favore dei cittadini.Il progetto prevede il collegamento delle due scuole pisane all’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e delle sette scuole fiorentine all’Ospedale pediatrico Meyer attraverso l’infrastruttura di comunicazione fornita dalla Rete Telematica Regionale Toscana. A un capo e all’altro verranno forniti tutti gli strumenti didattici necessari per integrare la scuola alle pediatrie. Lavagne digitali, personal computer, uno specifico software, servizi di telefonia on line (Voip) e videoconferenza consentiranno il proseguimento delle attività scolastiche anche ai bambini che non potranno essere fisicamente presenti per lunghi periodi. Tutto questo sotto la supervisione di tecnici regionali e del partner Telecom. Sulla lavagna interattiva multimediale, collegata alla postazione installata in aula, sarà possibile lavorare con immagini, documenti, presentazioni, fogli di calcolo e qualsiasi altro materiale didattico. La modalità di videoconferenza permetterà di collegarsi con casa o con gli amici. Il terminale installato al letto potrà essere utilizzato anche in fase di assistenza domiciliare. Il costo di Smart inclusion in questa prima fase è di 500 mila euro. (cs-Paolo Ciampi)