Non posso concludere questa preghiera mariana senza rivolgere il mio pensiero allo Sri Lanka, per assicurare il mio affetto e la mia vicinanza spirituale ai civili che si trovano nella zona dei combattimenti, nel nord del Paese. Così Benedetto XVI, ieri mattina, prima di guidare la recita del Regina Coeli, da piazza San Pietro. Si tratta ha spiegato il Papa – di migliaia di bambini, donne, anziani, a cui la guerra ha tolto anni di vita e di speranza. Al riguardo, ha precisato il Santo Padre, desidero ancora una volta rivolgere un pressante invito ai belligeranti, affinché ne facilitino l’evacuazione e unisco, a questo scopo, la mia voce a quella del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che appena qualche giorno fa ha chiesto garanzie per la loro incolumità e sicurezza. Ancora il Papa ha chiesto alle istituzioni umanitarie, comprese quelle cattoliche, di non lasciare nulla d’intentato per venire incontro alle urgenti necessità alimentari e mediche dei profughi. Infine, una preghiera di intercessione a Maria: Affido quel caro Paese alla materna protezione della Vergine Santa di Madhu, amata e venerata da tutti i srilankesi, ed elevo le mie preghiere al Signore affinché affretti il giorno della riconciliazione e della pace, ha concluso Benedetto XVI.Sir