Sono 360.000, secondo gli ultimi dati forniti dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Acnur/Unhcr), i civili costretti a fuggire negli ultimi giorni dalla valle di Swat nel nord-ovest del paese, a seguito della massiccia offensiva lanciata dal governo contro le basi dei ribelli Talebani. I 360.000 stati contati nei campi profughi o al di fuori, costituiscono una parte di un nuovo esodo proveniente dai distretti di Swat, Buner e Lower Dil ha precisato il portavoce dell’Acnur in Pakistan. In assenza di verifiche da parte di fonti indipendenti, secondo fonti ufficiali l’offensiva cominciata due settimane fa avrebbe già provocato la morte di oltre 700 combattenti Talebani: secondo testimonianze sempre più numerose, ad essere colpita sarebbe stata soprattutto la popolazione civile, stretta tra le azioni dei Talebani e i bombardamenti indiscriminati dell’esercito governativo. Oggi almeno dieci persone sono morte in un attentato suicida contro una postazione delle forze di sicurezza alla periferia di Dara Adam Khel, 25 chilometri a sud della città nord-occidentale di Peshawar, non lontano dalla zona interessata dall’offensiva militare; secondo fonti locali un uomo alla guida di un’automobile imbottita di esplosivo si è diretto contro la stazione facendosi esplodere e uccidendo otto passanti, tra cui una bambina, e due soldati.Misna