C’è un ex convento nell’aretino diventato nei secoli casa padronale (ed oggi, a dire il vero, un po’ malconcio), ma anche un appetitoso albergo ristorante, in ottimo stato, a Follonica. Ci sono uffici e abitazioni di varie metrature in via Modena a Firenze (sicuramente da rimodernare), un appartamento in condominio a Cecina ed altri quattro a Serravalle Pistoiese. E poi quattro case cantoniere, quelle con i muri rossi, le cornici bianche attorno alle finestre e il giardino fiorito attorno, nate negli anni lungo le vecchie strade statali: una decisamente da ristrutturare e le altre in buono stato, sparse tra l’Olmo di Arezzo, Firenzuola sulla strada per la Futa, Reggello e Pergine Valdarno. Ciascuna divisa in due lotti: un appartamento al piano terra e l’altro al primo piano.La Regione Toscana torna a mettere all’asta immobili e terreni, parte di un lungo elenco di dismissioni deciso nel 2006. Alcuni, visto che nelle prime aste non avevano ricevuto offerte, vengono ora riproposti. L’appuntamento è dal 21 settembre al 7 ottobre 2009: tre nuovi bandi per ventisei lotti e una base d’asta complessiva di 12 milioni, un paio di terreni ed il resto abitazioni e complessi immobiliari. La giunta toscana ha indetto l’asta nei giorni scorsi. Tutte le informazioni utili e l’elenco dei beni con tanto di foto o planimetrie possono essere rintracciate sul sito della Regione all’indirizzo www.regione.toscana.it/istituzioni/patrimonioimmobiliare.Per la giunta toscana non è certo la prima alienazione. Dopo lo scioglimento nel 1977 di quelli che furono allora considerati ‘enti inutili’, tanti immobili e terreni furono assegnati alla Regione. Neg li anni però molti di questi hanno cessato di essere necessari all’attività dell’ente o hanno smesso di produrre un reddito conveniente. E così sono stati posti in vendita, secondo quanto anche previsto dalla legge n. 77 del 2004. Dal 1997 al 2006 sono stati dismessi quasi quattrocento immobili, fondi ed appartamenti. Poi è stato stilato un nuovo elenco con 102 beni da vendere e a questi si riferiscono i ventisei che tra settembre ed ottobre andranno all’asta: non una svendita, chiariscono all’assessorato al bilancio e patrimonio, ma alienazioni a prezzi di mercato. Alcuni degli immobili in quetsi anni sono stati acquistati da chi nelle abitazioni già ci abitava, con sconti anche del 30% grazie al riscatto parziale dell’affitto pagato negli anni. Nessuno degli immobili occupati e su cui gli inquilini non hanno avanzato il diritto di prelazione è stato messo all’asta. Saranno gli ultimi ad essere battuti. Dai 10 2 immobili e terreni messi in vendita tre anni fa la Regione ha stimato di incassare almeno 25 milioni. (cs-Walter Fortini)