Toscana

AFGHANISTAN,ATTACCHI E ATTENTATI A KABUL

Il ministero della Giustizia, quello dell’Istruzione e il dipartimento della direzione carceraria sono i tre obiettivi degli attacchi suicida che a Kabul hanno provocato, secondo un bilancio provvisorio, 26 morti e 57 feriti, in gran parte civili; al numero delle vittime devono essere aggiunti gli otto attentatori, tutti rimasti uccisi. Secondo la ricostruzione fornita da fonti giornalistiche locali e internazionali, cinque uomini armati di fucile d’assalto e granate sono entrati nel ministero della Giustizia sparando all’impazzata contro il personale di sicurezza e i funzionari del dicastero; in molti sono riusciti a nascondersi, altri hanno tentato la fuga delle finestre dell’edificio, di quattro piani. Anche il ministro, che si trovava nel palazzo, è riuscito a mettersi in salvo. Lo scontro a fuoco sembra essere durato due ore e si è concluso con l’uccisione degli aggressori, colpiti a morte da alcuni agenti speciali addetti alla sicurezza. Pressappoco nello stesso momento, due attentatori con giubbotti esplosivi hanno attaccato la sede del dipartimento della direzione carceraria, in un altra zona della città, ingaggiando uno scontro a fuoco con gli agenti di sicurezza davanti alla struttura e facendosi poi esplodere. Secondo la polizia, in questo secondo episodio hanno perso la vita quattro o cinque civili. L’ottavo kamikaze si è invece fatto saltare in aria prima di riuscire a entrare nel ministero dell’Istruzione, ma in questo caso a parte l’attentatore non sembrano esserci state vittime. Gli attentati sono stati rivendicati dai guerriglieri talebani come risposta a maltrattamenti e torture che subirebbero i loro compagni nelle prigioni afgane. Benché frequenti nelle zone del sud e dell’est del paese dove i combattimenti sono più intensi, gli attentati nella capitale sono rari. Quanto accaduto oggi ha però messo in serio dubbio l’efficacia delle misure di sicurezza, che pure appaiono ingenti.Misna