Di fronte al clima politico, che ha raggiunto un livello senza precedenti di degrado, è necessario che tutte le persone interessate contribuiscano a creare un clima di leale cooperazione per salvare il Paese dallo stato deplorevole in cui si dimena. Lo affermano i vescovi maroniti del Libano che lo scorso 4 febbraio si sono riuniti a Bkerke per la loro riunione mensile sotto la guida del card. Nasrallah Pierre Sfeir. Nel comunicato finale, reso noto oggi, i vescovi parlano di clima politico libanese non rassicurante. A nulla sono serviti scrivono i nostri appelli precedenti. Niente è cambiato e gli scambi polemici proseguono. Speriamo aggiungono i vescovi che la prossima tornata elettorale, la cui campagna è già in corso, possano condurre all’elezione di persone veramente rappresentative e che il criterio non sia l’acquisto o la vendita di voti e altri metodi di corruzione le cui conseguenze sul Paese sono assolutamente indesiderabili. Il messaggio termina con il ricordo di san Marone, di cui ieri si è celebrata la ricorrenza, e con l’appello al digiuno quaresimale quale tempo di santificazione e di perdono reciproco benefico per il Paese e per i suoi figli.Sir