La severa chiusura della Striscia di Gaza è una forma di punizione collettiva contro 1,5 milioni di abitanti. È quanto dichiarano Volontari nel mondo-Focsiv e Cidse in una lettera indirizzata ai 27 ministri degli Esteri dei Paesi Ue e in copia a Louis Michel, commissario per lo sviluppo e l’aiuto umanitario, a Benita Ferrero Waldner, commissario per le relazioni esterne e per la politica europea di vicinato, e a Javier Solana, alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza comune. Promotori e firmatari della lettera 30 agenzie umanitarie di sviluppo e di promozione dei diritti umani attive e coinvolte nella Striscia di Gaza, che si dichiarano profondamente preoccupate per la continua chiusura di questo territorio: Noi crediamo sia inaccettabile e nell’interesse di nessuno, che la chiusura di Gaza continui ancora. Per questo chiediamo all’Ue e agli Stati membri di lavorare con Israele in quanto potenza responsabile occupante così come con altre parti responsabili per porre fine a questo assedio e per far sì che tutti i passaggi verso e da Gaza siano completamente e permanentemente aperti sia per il personale umanitario che per le provviste, i beni commerciali così come per i movimenti delle persone.Sir