«C’è la moda, c’è l’agricoltura e c’è l’enogastronomia, ma è la cultura che nel mondo è il sinonimo principale di Toscana» ricorda il presidente della Toscana Claudio Martini, alla posa simbolica oggi della prima pietra del nuovo teatro del Maggio a Firenze, dietro alla stazione Leopolda in un’area ora occupata dalle office di riparazione delle Ferrovie. «E il parco della musica e della cultura che verrà aggiunge Martini, di fianco a lui ci sono tra gli altri il sindaco di Firenze Leonardo Domenici e il ministro Altero Matteoli – diventa così un segno di fiducia e una sfida: un segno della tradizione che continua, in una città che ha inventato tanta parte dell’opera e della musica classica, ma anche un segno di modernità e di contemporaneità, nelle forme architettoniche e per la produzione di qualità che la nuova casa potrà accogliere».Il cantiere del nuovo teatro ancora non è stato aperto. Ma è già stata fissata una data di inaugurazione: 28 aprile 2011, 149 anni dopo l’ultimazione dell’attuale teatro comunale in una Firenze che si apprestava a divenire per qualche anno capitale d’Italia, 150 anni dopo l’Unità d’Italia. La speranza, di tutti, è che non ci siano intoppi e che i lavori procedano velocemente. Per la realizzazione dell’opera due sale da 1800 e 1100 posti e una cavea a copertura capace di contenere 2.600 spettatori, una torre scenica alta 35 metri, grandi volumi ariosi rivestiti all’esterno di pietra serena, servizi, piazze, terrazze e belvedere disegnati dall’architetto Paolo Desideri la Regione ha investito 40 milioni di euro, oltre la metà del costo del progetto. Trenta milioni li ha stanziati lo Stato con la Finanziaria 2008. Per avere un’idea di quello che sarà il nu ovo teatro basta sbirciare il plastico posto alla testa di una grande locomotiva a vapore restaurata e perfettamente funzionante, classe 1915, nel padiglione allestito con reperto e cimeli che ricordano gli altri anniversari dell’Unità d’Italia. Altre immagini vengono proiettate sul grande schermo, dopo le note barocche e rinascimentali dell’ensemble di ottoni del Maggio Fiorentino che ha aperto la cerimonia.Il sindaco Domenici la definisce «un’opera straordinaria». Zubin Mehta, che da Israele manda un saluto in video, sottolinea come un’orchestra e un coro già di fama mondiale avranno finalmente un teatro di pari fama: un sogno che inizia oggi a diventare realtà». Il ministro Matteoli parla di «opera bellissima in un contesto appropriato»: cerniera tra la città e il parco delle Cascina, investimento culturale ma anche urbanistico. «Sappiamo che occorreranno tempi molto rapidi per ultimare l’opera nel 2011 - conclude Martini Ma le presenze di oggi dimostrano la volontà comune di voler mantenere gli impegni presi». Un anno fa fu scelto il progetto. Velocemente si dovrebbe ora aprire il cantiere. (cs-Walter Fortini)