Avrebbe già un nome e un cognome uno dei due uomini sospettati dell’assassinio di padre Giuseppe Bertaina, il missionario italiano ucciso questa mattina all’interno del suo ufficio nell’Istituto di Filosofia dei missionari della Consolata a Langata, periferia ovest di Nairobi. Fonti ben informate della vicenda hanno fornito alla MISNA ulteriori particolari sulla dinamica dei fatti. Secondo queste fonti, il giovane studente che ha scoperto il cadavere di padre Bertaina avrebbe riconosciuto uno dei presunti assassini, suo ex-compagno di seminario. Il giovane stava andando da padre Bertaina per ritirare alcuni documenti. Prima di bussare si è accorto che in ufficio col missionario c’erano altre persone e ha aspettato. Poco dopo due uomini e una donna sono usciti dalla stanza. Lui ne ha salutato uno, un suo ex-compagno di classe che era stato cacciato dalla scuola. Entrando nella stanza poi ha trovato il cadavere di padre Bertaina e ha dato l’allarme racconta la fonte della MISNA, precisando che mentre i due uomini sono riusciti ad allontanarsi dal comprensorio i guardiani della struttura sono riusciti a fermare la donna, consegnata alla polizia. Fonti di polizia hanno poi fatto sapere che la donna aveva con sé alcuni libretti degli assegni di padre Bertaina.Misna