Le nuove violenze a Mosul contro i cristiani mostrano che la situazione non è ancora del tutto sotto controllo. Mons. Shlemon Warduni, vicario patriarcale di Baghdad commenta così le notizie, date in questi ultimi giorni dalle tv del Paese, che hanno visto nella città a nord della capitale il rapimento di un cristiano, poi rilasciato dopo il pagamento del riscatto e l’assassinio di un altro fedele, a colpi d’arma da fuoco. A Mosul la situazione stenta a migliorare dichiara al Sir il vicario caldeo al contrario a Baghdad si nota una maggiore tranquillità. Rispetto al passato ora la gente esce di più, anche in orari serali, si nota una certa serenità. Certamente il cammino per la stabilizzazione dell’Iraq è ancora lungo. Tra le preoccupazioni di mons. Warduni c’è anche il conflitto di Gaza la cui eco arriva forte anche agli iracheni. Bisogna subito trovare il modo di giungere ad un immediato cessate-il-fuoco e alla tregua tra Israele e Hamas. Ben vengano gli sforzi diplomatici di questi giorni perché se non si trova una soluzione giusta a questo conflitto si rischia di far piombare tutta la regione in un inferno.Sir