(Daniele Rocchi, inviato Sir a Betlemme) La nascita di Cristo, povero in una stalla, ci spinge a pensare a quanto sta accadendo a Gaza in questi giorni. La violenza di queste settimane ha provocato una grande perdita di vite umane, di case, scuole e istituzioni, generando sofferenza alla popolazione civile specialmente a tanti bambini innocenti. Violenza da condannare fermamente per il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, che ieri ha scelto una vasta platea di bambini radunati per la processione natalizia per le strade di Betlemme, cui hanno partecipato anche i vescovi del coordinamento delle Conferenze episcopali di Usa e Europa in visita di solidarietà, per lanciare il suo monito. La violenza ci tenta poiché ci spinge a pensare che essa possa risolvere i nostri problemi. E’ una falsa speranza in quanto non fa altro che generare complicazioni che rendono arduo il tentativo di trovare una giusta soluzione. Per il patriarca la soluzione può venire solo da un approccio globale dei problemi di questa regione che rispetti le legittime aspirazioni ed interessi di tutte le parti. Le terribili immagini delle giovani vittime di Gaza – ha concluso – ci apre alla compassione e ci spinge ad alzare la voce in loro difesa, perché a 20 anni dall’adozione della Convenzione dei diritti del bambino, i piccoli rimangono vulnerabili e privati di diritti e dignità.Sir