Toscana

STRISCIA DI GAZA, PARROCO DI GAZA: «DOPO BOMBARDAMENTI, CENTINAIA DI GIOVANI SI ARRUOLANO CON HAMAS»

“Centinaia di giovani si stanno arruolando in queste ore nelle file di Hamas. È la reazione di parte della popolazione già provata da mesi di assedio, in un luogo in cui manca tutto; questi sono gli effetti dei bombardamenti israeliani”: raggiunto dalla MISNA padre Manuel Musallam, sacerdote della parrocchia della Santa Famiglia, unica chiesa cattolica di Gaza, riferisce gli ultimi accadimenti di un’escalation violenta cominciata cinque giorni fa e di cui non si intravede ancora una fine. “Nessuno sa dove vogliano arrivare gli israeliani – dice ancora alla MISNA – ma se l’obiettivo era quello di distruggere Hamas posso dire che non c’è una sola voce contro Hamas in tutta Gaza e che anzi i bombardamenti, e le vittime e i feriti che hanno causato, stanno spingendo in queste ore centinaia di giovani ad aggregarsi al movimento e prendere le armi; è gente che ha perso qualcuno, che vede i propri figli piangere, che ha deciso di resistere. Se ci sarà un attacco di terra, qui sarà un vero massacro”. C’è un misto di rassegnazione, tristezza e rabbia nelle parole del sacerdote, punto di riferimento della comunità cristiana di Gaza che in queste ore impegna il suo tempo telefonando alle famiglie della comunità, prestando aiuti, visitando gli ospedali. “Non ci sono sufficienti medicinali – continua – i medici operano come possono nei corridoi anche senza anestesia; centinaia di feriti affollano le corsie, mentre fuori si vive nella paura di essere colpiti da qualche ‘bomba intelligente’ o di essere troppo vicini a un edificio che gli israeliani considerano ‘obiettivo sensibile’. No, non è questa la strada che porterà alla pace”. Pace è la parola che più ricorre nel colloquio con padre Musallam; ‘barbarie’ segue subito dopo: “Tanto sono sofisticate le armi che stanno usando, tanto sono barbare e violente le conseguenze. Né è stata fiaccata la resistenza palestinese che sembra aver trovato anzi rinnovato vigore: più attaccano Hamas, più la gente fa quadrato attorno ad essa”. C’è calma in queste ore a Gaza, il cielo è grigio, piove, i bombardamenti sono concentrati sulla costa, la gente ha ripreso a uscire per procurarsi un po’ di pane. “Tutti sanno però che durerà poco – conclude il sacerdote – ed io, sentendo i pianti delle donne per i figli e i mariti caduti, vedendo ciò che succede e che sono sicuro non porterà alla pace ma a nuovi lutti, ho il cuore gonfio di tristezza e penso che, forse, questo è il nostro destino”.Misna