Sono state accolte con soddisfazione sia dai principali protagonisti della politica somala che dalla comunità internazionali le dimissioni del presidente del governo di transizione somalo Ahmed Abdullahi Yusuf. Dal parlamento somalo, alle Nazioni Unite, passando per il primo ministro somalo, l’Unione Africana e l’Unione Europea le dichiarazioni diffuse in queste ore concordano nel giudicare l’uscita di scena di Yusuf dalla politica somala come un buon viatico per il processo di pace e di riconciliazione tra governo e opposizione (armata e non) avviato a Gibuti e così fortemente osteggiato dal capo di Stato dimissionario. Per quanto ne so è la prima volta nella storia moderna della Somalia che un presidente si dimette volontariamente e pacificamente ha detto l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Somalia, Ahmed Ould Abdallah, definendo coraggiosa la decisione presa dal presidente e sottolineando come ora per la Somalia si apre una nuova pagina di storia. Anche l’Unione Africana (UA) ha dato il benvenuto alle dimissioni di Yusuf, sottolineando che queste permetteranno ora una più rapida applicazione degli accordi di pace raggiunti a Gibuti, cominciando dalla formazione di un nuovo governo d’unità nazionale che assorba quella parte di opposizione che li ha sottoscritti. L’Unione Europea, attraverso una nota della presidenza di turno francese, fa sapere di aver preso nota delle dimissioni del presidente, auspicando che le autorità del governo transitorio applichino senza indugi gli accordi di Gibuti nell’interesse di una soluzione politica alla crisi, la sola in grado di riportare pace e sicurezza nel paese. Sul fronte interno anche il primo ministro Nur Assan Hussein Adde’ ha accolto con soddisfazione le dimissioni aggiungendo: questo è un grande passo in avanti per la pace. Speriamo che il presidente Yusuf continui, in quanto personalità di rilievo, a lavorare per la pace. Il premier ha poi nuovamente lanciato un pressante invito alla comunità internazionale affinché invii una forza di pace in Somalia. Nell’accettare le dimissioni del capo di stato, infine, il presidente del Parlamento, Adan Mohamed Nur, (che ricoprirà l’incarico di presidente temporaneo), ha ricordato ai deputati che entro 30 giorni dovranno eleggere per scrutinio segreto un nuovo presidente, che a sua volta dovrà procedere alla nomina di un nuovo primo ministro e alla formazione di un nuovo governo. Intanto, secondo le cronache locali e internazionali, Yusuf avrebbe già lasciato Baidoa (sede del parlamento di transizione) per tornare, insieme a una ventina di deputati tutti appartenenti al suo clan’ (Darod), nella regione autonoma del Puntland, nel nord della Somalia.Misna