Toscana

SOMALIA, ETIOPICI E INSORTI OCCUPANO CITTÀ, SCONTRI A OVEST DI MOGADISCIO

Continui spostamenti di truppe etiopiche e altre città che passano sotto il controllo degli insorti ormai padroni di gran parte delle zone centrali e meridionali del paese: le ultime notizie diffuse dai mezzi di informazione locali espongono questo quadro riferendo di scontri limitati in alcune zone della Somalia, di una popolazione preoccupata e di omicidi mirati. Dopo essersi ritirati da alcune posizioni occupate fino a pochi giorni fa, i militari di Addis Abeba – che sostengono il governo di transizione – hanno occupato la città di Jawiil, 20 chilometri a nord di Baladweyn, nella regione dell’Hiran; il centro abitato è stato raggiunto da nuove truppe che hanno attraversato il confine come in un’analoga operazione condotta ieri nella città di frontiera di Balanbal. Inoltre veicoli blindati e postazioni di artiglieria sono stati dislocati lungo la strada che collega Mogadiscio alle regioni centrali del paese. La stessa fonte ha riferito di altre città passate sotto il controllo degli insorti che dopo la conquista di Merka e Kismayo controllano ormai tutti i principali villaggi del centro e del sud della Somalia: l’ultima città a passare agli insorti è stata ieri Balad Hawo, vicino al confine con il Kenya. Insorti ed etiopici si sono scontrati nel villaggio di Yaqberi Wayne, nei pressi dell’aeroporto di Balli Dogle, 100 chilometri a ovest di Mogadiscio; secondo alcune fonti locali, non verificabili, i morti sarebbero diverse decine. Violenze hanno interessato anche altre zone del paese: a Galkayo, capoluogo della provincia di Mudug, un ordigno esploso al passaggio di un’auto di ‘Medici senza frontiere’ (Msf) ha causato il ferimento di due operatori dell’organizzazione umanitaria; a Baidoa, sede del parlamento, un uomo è stato ucciso presumibilmente perché lavorava come interprete per gli etiopici.Misna