Toscana

AMBIENTE, LA REGIONE ALL’ENEL: STOP A EMISSIONI INCONTROLLATE DEI VAPORI SULL’AMIATA

 La Regione scrive ad Enel per dire basta sull’Amiata alle emissioni incontrollate dei vapori geotermici in atmosfera, causate dalle manutenzioni a cui vengono periodicamente sottoposti gli impianti.  In una lettera a sua firma l’assessore regionale all’energia e all’ambiente, Anna Rita Bramerini, chiede un piano di gestione degli interventi di manutenzione e fermo impianti, i cui tempi e modalità siano condivise con i Comuni e la Regione stessa, e la preventiva informazione alle amministrazioni locali interessate.  L’iniziativa regionale è stata provocata da ciò che è accaduto in seguito alla sospensione, operata da Enel, del funzionamento dei filtri Amis presso la centrale di Bagnore 3 ad Arcidosso, per la manutenzione di quell’impianto. L’operazione ha dato luogo a notevoli emissioni di vapori e ha causato un forte aumento del classico odore di uova marce, originato dall’acido solf idrico. «Mi auguro – scrive ad Enel l’assessore regionale all’energia e all’ambiente Anna Rita Bramerini – che le situazioni di disagio non si ripetano nell’immediato futuro. Esiste ormai una netta distinzione tra quanto è consentito dalla legge ed il comportamento opportuno richiesto ad Enel in queste circostanze. L’informazione preventiva, ad esempio, soprattutto se effettuata nei confronti dei Sindaci interessati, non solo quelli sede di impianto, ma anche quelli di territori vicini alle centrali è necessaria ai soggetti pubblici, per prevenire difficoltà e disagi. Allo stesso tempo alla luce di quanto emerso dallo studio dell’Università di Siena, sono a chiedervi di volerci consegnare il documento sulle emissioni incontrollate, da voi annunciato». L’assessore che già nei giorni scorsi aveva incontrato Enel le ha chiesto, anche alla luce dello studio dell’università di Siena, di presentare alla Regione un programma contenente le misure degli interventi che l’Azienda dovrà attuare per la gestione delle emissioni incontrollate e di avvisare ogni volta preventivamente, oltre all’area miniere della Regione Toscana, anche Arpat, il settore energia della Regione e i sindaci dei Comuni interessati. «La Regione e l’Arpat – conclude l’assessore regionale – stanno lavorando alla redazione di un piano stralcio per le aree geotermiche come previsto dal Piano regionale per la qualità dell’aria, che fisserà i limiti di emissione delle centrali anche per le sostanze non normate per legge e stabilirà gli obblighi per Enel nel caso di fermo impianti e manutenzioni». (com