Toscana
COOPERAZIONE, ELETTRICITA’ AI SAHARAWI GRAZIE ALLA CURVA NORD DEL PISA
«E’ stato il viaggio più duro che ho fatto in 8 anni che lavoro per la Regione Toscana. I Saharawi vivono da oltre 30 anni nel deserto, dove le condizioni sono terribili, dove non c’è futuro e dove solo qualche capra sopravvive. La popolazione è costretta a vivere nelle tendopoli o in baracche di mattoni di sabbia che si sciolgono quando piove con danni terribili» Massimo Toschi, assessore alla cooperazione internazionale pace e riconciliazione fra i popoli racconta così la sua esperienza di 4 giorni negli accampamenti dei Saharawi, nel deserto dell’Algeria. E’ andato in missione insieme al collega Enrico Rossi, alla consigliera Bruna Giovannini ad una nutrita rappresentanza di Comuni e Province Toscane che hanno rapporti di gemellaggio e cooperazione con i Saharawi e con l’assessore Daniela Pampaloni del Comune di Pontedera che coordina il tavolo regionale sui Saharawi. Hanno passato 4 giorni dormendo e mangiando con loro e hanno potuto vedere il muro di 2000 chilometri che rende impossibile tornare in Marocco, il paese dove si trova la loro terra. Un muro lungo il quale sono state piazzate anche milioni di mine antiuomo, molte delle quali fabbricate in Italia. Toschi, Rossi e gli altri componenti della delegazione hanno fatto, insieme ai Saharawi, una manifestazione pacifica contro quel muro, dandosi la mano tutti insieme. «L’Italia deve chiedere ufficialmente scusa ai Saharawi per quelle mine» -ha detto Toschi – «ed io voglio tornare qua anche per questo». L’assessore Toschi e la delegazione hanno avuto un incontro con il Presidente della Repubblica Democratica dei Saharawi e con il Consiglio dei sindacati dei lavoratori. «Al Presidente della Repubblica democratica dei Saharawi ho de tto che deve incontrare il re del Marocco»- riferisce Toschi – «perchè le condizioni nelle quali è costretto a vivere il suo popolo lo esigono. Devono iniziare a parlare, avviare un negoziato.» Dal canto suo Toschi ha ottenuto dal Consigliere del re del Marocco Andrè Azoulay, che ha incontrato in Israele, la promessa che sarà possibile ad una delegazione toscana visitare la terra che era dei Saharawi all’interno del Marocco, nel sahara occidentale. «Abbiamo potuto constatare quanto sia importante la cooperazione messa in piedi e portata avanti dal sistema Toscana nel suo complesso conclude Toschi ma a questo dobbiamo aggiungere ogni sforzo per una cooperazione volta a fare uscire quel popolo dalla condizione in cui si trova nel deserto.» La delegazione ha inaugurato un nuovo dispensario ed è stata posta la prima pietra di un altro dispensario. In totale sono 6 quelli che fanno parte dell’accordo con la Regione e per i quali la Regione stessa ha stanziato 100 mila euro all’anno per tre anni. In una di queste strutture, già funzionante, sono già nati 50 bambini. Altri interventi riguardano l’acqua, lo smaltimento dei rifiuti, l’istruzione, lo sviluppo economico, l’accoglienza dei bambini, le donne i diritti umani. Sul fronte sanitario la Regione, attraverso l’assessore Rossi, ha dato disponibilità ad incrementare ulteriormente la cooperazione sia in termini di formazione e supporto sia per la cura dei bambini affetti da patologie gravi negli ospedali toscani. Sulla visita della delegazione toscana si è tenuta stamani una conferenza stampa in Regione, alla quale hanno partecipato l’assessore Toschi, la consigliera Giovannini e l’assessore Pampaloni del Comune di Pontedera, coordinatrice del tavolo regionale sui Saharawi. Sono 128 i Comuni Toscani gemellati con le tendopoli. Ai loro interventi e a quelli della Re gione, si aggiungono quelli di associazioni di volontariato e di tanti altri soggetti. Fra questi con 6000 euro raccolti dai ragazzi della Curva Nord del Pisa è stato possibile realizzare un pannello solare che consente di avere elettricità in un posto dove non la corrente elettrica è un sogno. Altri ne devono essere costruiti, alcuni dei quali indispensabili per garantire elettricità ai nuovi dispensari che si costruiscono grazie alla Regione. L’assessore Toschi ha lanciato un appello: «Se ci sono club o squadre di calcio della Toscana, la Fiorentina, o l’Arezzo o altre squadre, potrebbero contribuire. Con pochi soldi si possono fare cose molto importanti per i Saharawi.» (cs-Laura Pugliesi)