Serviranno 3 miliardi di euro nei prossimi venti anni per assicurare la manutenzione e garantire gli interventi necessari al potenziamento del servizio idrico in Toscana. È quanto è emerso dall’audizione di Cispel che si è tenuta oggi in commissione Ambiente, presieduta da Erasmo D’Angelis (Pd), nella seconda sessione dell’indagine conoscitiva avviata sui rapporti tra le autorità di ambito territoriale e i gestori del servizio idrico integrato e sulle tariffe. Il servizio idrico in Toscana ha bisogno di investimenti pubblici aggiuntivi per portare a termine gli interventi di grande rilevanza e rafforzare la manutenzione, sostiene Cispel Conservizi Toscana, rappresentato in questa occasione dal direttore Andrea Sbandati. La pianificazione su 25 anni, avviata nel 2001, prevede lo stanziamento di 3,4 miliardi di euro, finora ne sono stati investiti oltre 1,2 miliardi (191 milioni nel 2006). I restanti 2,147 miliardi non saranno sufficienti, spiega Cispel, per varie cause: dal costo della manutenzione, sottostimato dai Piani, anche perché la situazione degli impianti si è rivelata peggiore del previsto, ha spiegato Sbandati, alla necessità di sostenere gli investimenti programmati, alla progressiva carenza della risorsa idrica e al deterioramento delle risorse disponibili, dovuto a problematiche quali lo sfruttamento delle falde e il cuneo salino. Abbiamo stimato che i costi aggiuntivi ammontano a circa 900 milioni di euro, che non si potranno reperire con le tariffe. Riteniamo indispensabile il ricorso al finanziamento pubblico. Di qui, dice Sbandati, la necessità di eleborare una strategia regionale per l’approvvigionamento idrico, per rivedere il Piano generale degli acquedotti e programmare le grandi opere. Bacini, impianti di captazione, dorsali degli acquedotti, dissalatori: questo richiedono i 30 mila chilometri della rete di acquedotti e gli 11 mila chilometri della rete fognaria. Serve con urgenza una azione di sistema molto forte dice Erasmo D’Angelis , con la ricerca di risorse pubbliche che oggi non ci sono. Il governo delle risorse idriche deve diventare una priorità nei prossimi anni. In questo quadro, un dato confortante comunicato da Cispel: si registra una diminuzione dei consumi, pari, negli ultimi due anni, al 10% in meno sui 236 litri giornalieri per abitante che costituivano il consumo medio nella nostra regione. Nel corso della seduta, la commissione ha ascoltato gli assessori del comune di Firenze, Tea Albini (bilancio) e Paolo Coggiola (servizi pubblici integrati) sul contenzioso relativo alla transazione fra Publiacqua e Ato3. La consigliera Monica Sgherri (Prc) ha chiesto la redazione di una tabella con le proiezioni tariffarie di qui al 2011. Sarebbe una operazione di trasparenza. (s.bar)