In Colombia 27 indigeni sono stati assassinati nelle ultime due settimane. Forze armate e esercito stanno infatti reprimendo nel sangue le mobilitazioni generali indette dal 14 al 19 ottobre dal Comosoc, la Coalizione dei Movimenti e delle Organizzazioni Sociali della Colombia. La denuncia viene dall’associazione Asud, che invita a sottoscrivere ed inviare un appello via e-mail a diverse autorità italiane, colombiane e internazionali per porre fine ai massacri. I 27 indigeni sono stati uccisi nei Dipartimenti del Cauca, Nariño e Caldas. Le aggressioni si legge in una nota – hanno prodotto fino ad ora il ferimento di 28 persone, decine di sparizioni e centinaia di casi di minacce e intimidazioni contro i manifestanti in diverse regioni del Paese. Pochi giorni fa, spiega l’associazione, il Governo colombiano per legittimare il ricorso alla repressione aveva dichiarato lo stato di emergenza interna nonostante la palese insussistenza dei requisiti costituzionali previsti. A ben guardare, il provvedimento è servito a restringere diritti e libertà fondamentali rendendo passibili di condanna penale i partecipanti alle mobilitazioni. Nell’appello (il testo si può trovare su: www.asud.net/news/news.php?nw=595) si chiede al governo colombiano di garantire le condizioni per lo sviluppo della libera protesta nelle diverse regioni e di dare risposta alle richieste avanzate dal movimento indigeno. Al governo italiano, alle Nazioni Unite e agli organismi internazionali viene chiesto di contribuire con i mezzi a loro disposizione a garantire l’effettivo rispetto del diritto alla vita, all’ integrità fisica, culturale e territoriale dei popoli indigeni e di tutta la società civile colombiana. Il 21 luglio scorso, a Bogotà, il Tribunale permanente dei popoli, organo della Fondazione internazionale Lelio Basso, aveva giudicato responsabili di violazioni dei diritti civili, politici, economici e culturali delle popolazioni indigene della Colombia una trentina di multinazionali americane ed europee, con pesanti responsabilità anche del governo colombiano. Tra le accuse, l’uccisione di 4.000 sindacalisti e leader campesinos negli ultimi 15 anni e di 3.000 ex guerriglieri.Sir