Le piramidi, da sempre, sono costruzioni simboliche. Anche la Regione ne ha realizzata una, si chiama Piramide Alimentare Toscana. E’ stata pensata per imparare a vivere meglio e in salute, attraverso un concetto semplice: consumare tutti gli alimenti, senza esclusioni, regolandone la frequenza. Più spesso quelli indicati alla base della piramide, più raramente quelli in alto. La Piramide Alimentare Toscana é la rappresentazione grafica di una sana ed equilibrata alimentazione. Suddivisa su sei livelli, la Piramide ci indica le corrette proporzioni dei cibi che non dovrebbero mai mancare nella nostra dieta. Nel livello più basso, alla base della Piramide, sono rappresentati i cibi da consumare più spesso, mentre man mano che si salgono i gradini vengono indicati quelli da consumare con minor frequenza. La PAT propone 70 prodotti, di cui 65 appartengono alla tradizione toscana; e un appropriato consumo di acqua, di vino, insieme ad una costante attività fisica. I sei scalini della PAT, dal basso verso l’alto, sono: frutta e verdura; cereali e derivati e olio extravegine di oliva; legumi, frutta secca, latte e yogurt; pesce e pollame; formaggi, uova e patata; infine carne, salumi e dolci. Tra questi prodotti, la Piramide toscana suggerisce pochi ma sicuri orientamenti: consumare tutti gli alimenti tutti, senza nessuna esclusione con una frequenza diversificata: più spesso i gruppi alimentari posti in basso nella piramide e più raramente quelli in alto. Vino con moderazione solo ai pasti, e alla base di tutto molta attività fisica.«Ne abbiamo registrato il marchio perché ne siamo gelosi e orgogliosi», ha dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione il presidente Claudio Martini, affiancato dall’amministratore dell’Arsia, Maria Grazia Mammuccini, e dal presidente dell’Agenzia regionale per la sanità, Giovanni Barbagli, che hanno collaborato all’iniziativa, e dal coordinatore scientifico Francesco Cipriani. «Prodotti e cibi indicati nella PAT ha aggiunto Martini – appartengono alle nostre radici e tradizioni. Per realizzarla abbiamo coinvolto ricercatori di università e di istituti che si occupano di nutrizione insieme alle nostre agenzie che lavorano per l’agricoltura e la sanità». La Piramide alimentare vuol essere un’iniziativa di interesse per tutti, donne e uomini, giovani, adulti e anziani. Serve per aiutare a scegliere i cibi per una buona e sana alimentazione, basata sui prodotti stagionali e legati alla nostra terra. Serve per migliorare la nostra salute e difenderci dalle malattie più diffuse. «Seguendo le indicazioni della nostra piramide ha concluso Martini – con pochi, facili accorgimenti e molto gusto, vivremo meglio. E da semplici consumatori diventeremo dei veri e propri buongustai”. Insomma, con pochi accorgimenti e molto gusto, toscani si diventa anche attraverso l’alimentazione.Per aiutare a raggiungere questa meta, già da oggi sarà possibile collegarsi al sito www.piramidealimentare.toscana.it. In seguito partiranno campagne di comunicazione sui mass-media e di presentazione e diffusione nei settori della ristorazione e della distribuzione, tra gli operatori socio-sanitari e tra i consumatori, ma soprattutto nel sistema scolastico, sottolineando in questo caso gli aspetti di educazione alimentare del progetto.E’ stato un qualificato comitato scientifico, composto da un gruppo di ricercatori delle Università e di vari istituti toscani che si occupano di alimentazione, ad identificare i cibi che possiamo consumare più o meno frequentemente per stare bene. Oggi esistono specifiche Piramidi di molte Nazioni, che coniugano le tradizioni alimentari con le indicazioni nutrizionali frutto della ricerca scientifica e medica, ma non in Italia, dove ancora manca una Piramide ufficiale così semplice. (cs-Dario Rossi)