La Santa Sede è profondamente preoccupata per gli attacchi delle minoranze religiose che si sono verificati nelle ultime settimane in diverse regioni del mondo. La preoccupazione del Vaticano è stata portata all’attenzione del Consiglio dei diritti dell’Uomo il 19 settembre scorso da mons. Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra. Nelle ultime settimane ha detto in quell’occasione mons. Tomasi (in un intervento reso noto oggi dalla sala stampa vaticana) la comunità internazionale ha assistito ad una crescente manifestazione di intolleranza religiosa che viola i basilari diritti umani delle persone di tutte le convinzioni di fede. Sono stati incendiati e dissacrati luoghi di culto. Migliaia di persone sono state forzatamente cacciate via e le loro case sono state distrutte. L’impunità di questi crimini, come spesso succede, dà il messaggio che l’aggressione violenta e persino l’eliminazione fisica di persone di differenti credi sia accettabile. All’Onu, mons. Tomasi ha lanciato un appello alla comunità internazionale perché promuova la tolleranza religiosa e aumenti la capacità di protezione delle persone dai gruppi violenti, migliorando anche la capacità del sistema giudiziario per dare tempestiva difesa e processi equi.Sir