Toscana

OBIETTIVI DEL MILLENNIO: LE RACCOMANDAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE ALL’ITALIA

Volontà politica, credibilità e coerenza, reperimento delle risorse per evitare i tagli alla cooperazione previsti nell’ultima finanziaria (pari a 170 milioni di euro), qualità ed efficacia degli aiuti: sono alcune delle raccomandazioni che 17 realtà che aderiscono alla Campagna per gli Obiettivi del Millennio, tra cui Acli, Action Aid, Agesci, Caritas italiana, Wwf, Associazione Ong italiane, hanno consegnato oggi a Roma alla delegazione italiana che interverrà il 25 settembre a New York, quando capi di stato e di governo, oltre ai rappresentanti della società civile e ai delegati delle Nazioni Unite, si riuniranno per fare il punto sul raggiungimento degli Obiettivi. Se ne è parlato in un dibattito a Roma, con la partecipazione di esponenti del governo e dell’opposizione. Secondo alcuni politici non è facile trovare fondi per gli aiuti allo sviluppo perché questo tema non è considerato prioritario e i cittadini sarebbero costretti a fare qualche “sacrificio”. Ma le associazioni da anni presentano proposte concrete per reperire i fondi. La Caritas italiana, ad esempio, propone di “trovare forme nuove di finanziamento, ad esempio concedendo forme agevolate di credito a livello internazionale – ha spiegato Paolo Beccegato, responsabile dell’area internazionale – come avviene in Francia, in modo che le popolazioni più povere possano avviare attività tramite il microcredito”.Oppure, ha continuato Beccegato, “si possono ridurre le spese militari ed aumentare quelle per lo sviluppo, tassare la plastica non biodegradabile, o le speculazioni finanziarie con la famosa ma mai applicata ‘Tobin tax’”. Sergio Marelli, presidente delle ong italiane, ha ricordato che il discorso sull’efficienza degli aiuti non potrà essere mai effettivo “se non si dice che quasi la metà sono ‘aiuti legati’, ossia dati ai Paesi partner a patto che i fornitori siano italiani”. Marina Ponti, direttrice per l’Europa della Campagna Onu per gli Obiettivi del Millennio, ha chiesto al governo di “portare a New York un messaggio politico credibile e coerente”. L’esempio di Spagna, Germania e Regno Unito, che nonostante le rispettive crisi economiche, hanno aumentato i finanziamenti allo sviluppo, dimostra che se l’Italia volesse potrebbe può uscire da questa situazione che lo colloca agli ultimi posti nella classifica degli aiuti. Al convegno è stata anche annunciata la nuova mobilitazione mondiale contro la povertà intitolata “Stand up”, prevista dal 17 al 19 ottobre prossimo. Come l’anno scorso, quando si alzarono in piedi oltre 43 milioni di persone nel mondo, viene chiesto a singoli e gruppi di organizzare eventi, veglie, concerti e poi comunicare il numero dei partecipanti al sito della Campagna (www.campagnadelmillennio.it), per far presenti ai governanti le richieste dei cittadini.Sir