Toscana

FIRENZE, INCONTRO RICERCATORI UNIVERSITA’ CON PRESIDENTE MARTINI

Importante incontro dei ricercatori fiorentini nell’ambito dei contatti con i rappresentanti delle istituzioni locali. Oggi una delegazione composta dai ricercatori Alberto Di Cintio, David Caramelli, Alessio Papini, Rossella Berni, Filippo Catani, Gaetano Cascini, Silvia Guetta, Leonardo Grilli, Francesco Maggi, Enrichetta Giannetti è stata ricevuta in Palazzo Sacrati dal Presidente della Regione Toscana Claudio Martini La delegazione, illustrando gli elementi principali del documento approvato dall’assemblea generale dei ricercatori fiorentini lo scorso 18 luglio, ha ricordato l’essenziale attività didattica (in forma di supplenze non retribuite) dei ricercatori, insieme alla loro cruciale partecipazione nelle attività di “fund raising” (a livello nazionale ed europeo); ha poi sottolineato come il ddl Tremonti contrapponga a ciò la misura del turn-over al 20% che, priva di qualunque fondamento meritocratico, frustra severamente le prospettive di crescita professionale e cancella di fatto interi settori della ricerca di base.La delegazione ha quindi denunciato il tentativo di privatizzazione dell’università attraverso la trasformazione degli atenei in fondazioni, e quindi il venir meno, con il disimpegno dello Stato, di precisi doveri costituzionali relativi all’istruzione ed all’alta formazione accessibile a tutti. Il decreto affronta problemi reali con pessime soluzioni ed un intervento d’urgenza che non tiene conto di una storia secolare, contribuendo di fatto alla definitiva dissoluzione della identità culturale nazionale.La delegazione ha altresì sottolineato il fondamentale contributo messo in campo dalla Regione a favore degli atenei toscani, sia in termini di sostegno economico a favore dello sviluppo della ricerca, sia come partner attivo dell’università nel processo di qualificazione del sistema dell’alta formazione. A tal proposito è stata ricordata la proposta di legge regionale, attualmente in fase di discussione, in materia di ricerca e innovazione che è finalizzata proprio a “favorire la diffusione e il progresso della conoscenza e della ricerca quali fattori fondamentali dello sviluppo regionale”. Quindi, anche alla luce di questa positiva attività regionale, la delegazione ha chiesto il sostegno dell’istituzione Regione Toscana per il ritiro del DL112, e perché si apra una specifica vertenza con il governo, anche attraverso la Conferenza Stato-Regioni, atta a valorizzare invece che a mortificare storia, ruolo, competenze, eccellenze dell’università italiana.Il Presidente Martini ha fatto proprie le preoccupazioni e le critiche, ampiamente motivate, espresse dai ricercatori e più in generale da tutte le componenti universitarie; ha sottolineato l’importanza della ricerca come motore fondamentale per la ripresa economica del paese intero; ha confermato gli impegni della Regione Toscana sia legislativi che di governo per il sostegno della ricerca; ha evidenziato un suo impegno per attivare anche su queste tematiche la Conferenza Stato-Regioni; ha annunciato la presenza della Regione alla iniziativa ai primi di settembre che vedrà riuniti i tre atenei toscani e le istituzioni regionali e locali. Al termine dell’incontro la delegazione dei ricercatori ha espresso “piena soddisfazione per l’esito dell’incontro che, oltre a veder condivise le ragioni della protesta, da una parte conferma il consolidato e proficuo rapporto di collaborazione fra la Regione Toscana e Ateneo e la sensibilità politica del Presidente Martini, e dall’altra testimonia come le istituzioni toscane siano particolarmente attente al delicato sistema dell’alta formazione, per le sue straordinarie, positive ricadute per l’intera collettività”.